domenica 22 Dicembre 2024
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BRASILE – Caffè, Mondiali e notti di luna piena

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MILANO – Gli occhi di tutto il pianeta erano puntati, ieri sera, sull’Arena Corinthians di San Paolo, dove la XX edizione della Coppa del Mondo di calcio ha vissuto il suo atto iniziale.

Anche il mondo del caffè guarda al Brasile con spasmodica attesa, nella speranza di ottenere, in queste settimane, indicazioni più precise sull’entità dell’attuale raccolto e sul potenziale del prossimo.

Nei sogni dei tifosi, le magiche notti mondiali. Negli incubi dei trader, le gelide notti di plenilunio. Suggestioni horror e licantropia non c’entrano.

La ragione è che le fredde e terse notti autunnali e invernali di luna piena sono anche quelle in cui – come ricorda l’autorevole report giornaliero di I&M Smith – è più probabile il verificarsi di gelate nella coffee belt. E proprio questa notte, che per inciso è un venerdì 13, sarà notte di luna piena. Il prossimo plenilunio? Sabato 12 luglio, vigilia della finale dei mondiali, se siete appassionati di calcio. Cabala a parte, gli ultimi bollettini meteo a 6-10 giorni escludono, fatta eccezione per poche zone circoscritte, un reale rischio di gelate.

La vera emergenza meteo attuale è costituita dalle disastrose alluvioni, che hanno colpito il Brasile meridionale e, in particolare, il Paraná, dove il maltempo ha causato una decina di vittime e una settantina di città sono in stato di emergenza.

Alla fine della prima decade di giugno, molte zone del Brasile avevano già raggiunto il 150% dei livelli medi mensili normali di precipitazioni.

Dopo l’eccezionale siccità estiva, dunque, un autunno molto piovoso. A riprova di un’instabilità climatica che l’emergere del Niño potrebbe rendere ancora più acuta.

Il rischio gelate aleggerà sui mercati per almeno altri due mesi. E vista l’estrema volatilità dei prezzi, c’è da scommettere che qualsiasi perturbazione in arrivo e qualsiasi caduta della colonnina di mercurio contribuiranno a mandare in fibrillazione le borse.

Intanto, l’Ice Futures US ha chiuso ieri con rialzi marginali (luglio a 174,70 cents), in una tipica seduta di consolidamento.

Il Centro di studi avanzati di economia applicata dell’Università di San Paolo (Cepea) ha diffuso, questa settimana, il nuovo report mensile sul settore del caffè.

Gli esperti dell’ateneo paulista escludono un ritocco al rialzo delle cifre Conab. Ritengono anzi, sulla scorta delle notizie fornite dagli agenti locali, che il danno subito dal raccolto di arabica potrebbe essere addirittura maggiore rispetto a quello ipotizzato dalle stime ufficiali. Buone, in compenso, le aspettative per la produzione di robusta, che potrebbe invece superare le previsioni di Conab.

Tornando agli arabica, il report definisce “allarmante” la situazione nella Zona da Mata (Minas Gerais), dove la produzione ha risentito, oltre che della siccità, anche dell’inversione di ciclo, delle forti potature attuate dai produttori e del calo delle superfici coltivate.

Ma le conseguenze più gravi si registrano nel Paraná, dove le gelate dello scorso inverno, la siccità e il calo dei prezzi hanno ridotto le superfici produttive di oltre il 40%.

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