SAN PAOLO (Brasile) – Un mercato in sviluppo rapidissimo le imprese locali, anche le piccole, si rinnovano con ritmi impressionanti nonostante la concorrenza. Per i marchi stranieri si sta riducendo lo spazio: potranno proseguire solo quelli con torrefazioni in loco. Negli ultimi anni, con l’avvento della micro-elettronica, si è sostenuto che, soltanto le più grandi aziende torrefattrici di caffè nel Brasile, avevano la capacità di poter rinnovare i loro prodotti, avendo a portata di mano enormi risorse economiche al contrario delle piccole aziende locali. Ma non è così. Un articolo di Gil Manigrassi.
Brasile: come si sta sviluppando
Perché localmente tutte le piccole aziende stanno dimostrando una creatività ed un’inventiva che i colossi, pieni di manager strapagati si sognano. La piccola struttura organazionale brasiliana, e più lenta rispetto ai tempi europei, ma, oggi, con i tassi bancari ridotti, e le varie agevolazioni fornite dal Governo, è stata ampiamente avvantaggiata e, sicuramente queste mini società sono sempre più competitive sul mercato locale. Vedendo questo problema, le grandie industrie caffeicole, hanno fatto realizzare una ricerca all’Universitá di San Paolo (la USP) con l´aiuto della ABIC (Associação Brasileira das Industrias de Café).
La ricerca
La Dottoressa Gariele Jardim, ha visto dei risultati preliminari che, non possono che confermare che, l´industria della torrefazione e della macinatura di caffé locale, vede oggi numerosi vantaggi che, fino a poco tempo fa, erano impossibili da prevedere. Le innovazioni, vedono dei nuovi imballaggi, dei nuovi blend e delle nuove operazioni commerciali e di marketing sul crescente mercato locale.
Le piccole strutture agiscono in fretta, senza troppa burocrazia, hanno dei seri e costanti controlli e della qualità del prodotto, non hanno bisogno di grandi magazzini per poter stoccare, e, si possono rigenerare e rigenerarsi in tempi relativamente brevi a confronto delle grandi aziende settoriali.
I risultati si stanno già vedendo, e, mostrano la capacità di disinvolvimento di imprese che, impiegano le loro maggiori velocità e, che usufruendo di vari vantaggi si piazzano davanti alle ditte straniere che stanno importando caffé in Brasile. Tutte quante queste innovazioni, generano dei vantaggi eccezionali, e, non passerà molto tempo perché le varie ditte importatrici di caffè, verranno tagliate fuori dal mercato, o, messe in condizioni da non avere piú vantaggi nell´esportare.
In Brasile potranno proseguire soltanto le aziende straniere che si saranno attrezzate con torrefazioni locali
Come sta già facendo Segafredo Zanetti e come è pronta a fare Lavazza. Può darsi che resteranno sul mercato ma, con pochissimi vantaggi, che, a rigor di logica mercatale, cesseranno di avere grossi guadagni importando caffè sul nel primo mercato mondiale di produzione. Eccetto naturalmente gli importatori di verde necessario alle miscele con il prodotto locale, importazione autorizzata di recente dal governo proprio per questo motivo.
La presentazione di nuovi prodotti del settore, sono quasi giornaliere, i controlli di qualità, hanno assunto modelli assolutamente impensabili fino a qualche anno fa, e i -locali- stanno facendo la guerra con le stesse armi della concorrenza straniera, ma, con un notevole vantaggio in più, non pagano le tasse e balzelli vari, che, gli importatori devono pagare. Insomma, le piccole aziende operanti sul territorio, hanno in mano delle buone carte, vedremo se nel futuro, sapranno giocarsele. Per questo avvisiamo gli esportatori italiani che si preparino perché il mercato, é ogni giorno più difficile e combattivo, e per nessuno é più possibile vivere di allori e i marchi famosi non bastano più, se non c’è il supporto di una torrefazione locale. MG do Brasil:
Gil Manigrassi Info: www.mgdobrasil.com
