MILANO – Allarme scolite del caffè in Brasile. Il governo federale ha indetto lunedì lo stato di emergenza fitosanitaria negli stati di San Paolo ed Espírito Santo, a causa dei livelli di infestazione raggiunti.
Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, dispone misure speciali di prevenzione e sorveglianza, allo scopo di limitare gli attacchi di questo fitofago. Nel provvedimento si enfatizza l’importanza di un’azione tempestiva, vista la proliferazione molto rapida di questa avversità.
La scolite del caffè (nome scientifico Hypothenemus hampeii) è un piccolo coleottero di 2,5-3 mm, che attacca le drupe verdi o mature perforando e tunnelizzando l’apice dei semi e deponendovi le uova all’interno. Gravissimi i danni, che possono arrivare sino alla distruzione dei frutti.
Secondo i testi, le normali operazioni colturali, che favoriscono l’arieggiamento della pianta sono solitamente sufficienti a mantenere la presenza di questo coleottero in limiti accettabili.
In caso di forti attacchi si rendono necessari trattamenti specifici e l’eventuale raccolta, più volte a settimana, delle ciliege attaccate, che vanno messe da parte ed eliminate.
Produzione di conilon in calo
L’emergenza scolite si aggiunge, in Espírito Santo, agli altri problemi che stanno complicando la vita ai produttori di conilon.
Secondo Romário Gava Ferrão – direttore dell’istituto statale di ricerca e assistenza agricola (Incaper) – il raccolto di robusta (varietà di cui l’Espírito Santo è il massimo stato produttore brasiliano) sarà quest’anno di gran lunga inferiore a quello record dell’anno passato.
A determinare tale caduta produttiva, oltre allo stress vegetativo degli arbusti dopo un’annata di raccolto molto abbondante, il clima freddo e ventoso (una decina di giorni con temperature molto basse) che ha accompagnato il periodo critico della fioritura, tra agosto e settembre, e il forte deficit idrico registrato nel periodo della formazione dei frutti, tra novembre e dicembre.
Il sommarsi di questi fattori sfavorevoli porterà – secondo Incaper – a un calo di 1,4 milioni di sacchi, che farà scendere il raccolto dell’Espírito Santo, a circa 8,5 milioni.
La produzione di arabica dovrebbe invece attestarsi su livelli più o meno analoghi a quelli dell’anno passato.
“I produttori devono avere coscienza del fatto che il mutamento climatico è un problema reale, che va affrontato utilizzando più tecnologia, migliorando la gestione idrica, adottando metodologie agrarie avanzate e adattate agli ecosistemi locali” ha dichiarato Ferrão sottolineando inoltre l’importanza della diversificazione e della pianificazione colturale.
Cooxupé da record
Esportazioni record per Cooxupé, la più importante cooperativa del Brasile, che ha sede a Guaxupé nel Minas Gerais. Le vendite all’estero hanno raggiunto, nel 2014, i 3,232 milioni di sacchi di arabica, in crescita del 19,4% sul 2013: un volume che costituisce circa il 9% dell’intero export brasiliano di arabica.
Ulteriori 570 mila sacchi di caffè sono stati imbarcati attraverso altri esportatori, mentre ammontano a 800 mila sacchi le vendite sul mercato interno.
La produzione degli associati di Cooxupé è stata, nel 2014, di 4,6 milioni di sacchi e si prevede che crescerà a 5 milioni quest’anno. Allo stesso modo si stima che l’export del colosso cooperativo sarà del 7-10% superiore a quello dell’anno trascorso.
Caffè alle Olimpiadi
L’export brasiliano di caffè in tutte le forme ha raggiunto, nel 2014, risultati storici in termini di volume e di valore superando i 36 milioni di sacchi e fruttando oltre 6,5 miliardi di dollari.
In un incontro con la ministra dell’agricoltura Kátia Abreu, i rappresentanti della filiera hanno espresso soddisfazione per questo traguardo senza precedenti, ma anche parziale delusione per i cali registrati nelle esportazioni di solubile e per le difficoltà che le produzioni differenziate continuano a incontrare sui mercati internazionali.
Nei cahiers de doléances dell’industria, la mancanza di investimenti in marketing, ma anche le infrastrutture insufficienti e gli elevati oneri fiscali gravanti sul prodotto.
Abreu ha chiesto ai rappresentanti dell’industria del solubile di redigere un piano di sviluppo da sottoporre all’attenzione del dicastero e ha prospettato una possibile partnership con il ministero del turismo, per un piano di promozione e marketing del caffè brasiliano da attuare in coincidenza con le Olimpiadi 2016.
La ministra ha inoltre annunciato una revisione della politica dei prezzi minimi dei prodotti agricoli. A tale scopo è prevista l’attuazione di uno studio approfondito, che verrà realizzato da Conab coinvolgendo facoltà e istituti di ricerca.