MILANO – Rallenta, ma non si arresta la discesa dei futures sul caffè. Dopo i forti ribassi di novembre, che hanno interessato le borse di New York che Londra – in calo rispettivamente del 7,7% e 5,7% sul mese – il trend si è confermato anche in questo primo scorcio di dicembre. Gli effetti della fiammata speculativa che aveva sospinto al rialzo i mercati al principio dell’annata caffearia appaiono ormai pressoché annullati, con Ice Arabica e Ice Robusta entrambe vicine ai valori di inizio ottobre.
New York ha segnato ieri, mercoledì 5 dicembre, il suo secondo ribasso consecutivo. Il contratto per scadenza marzo ha chiuso a 105,95 centesimi perdendo ulteriori 95 punti e violando importanti supporti di breve termine.
Il contratto “C” ha chiuso novembre con forti ribassi. Venerdì scorso (30 novembre), il benchmark aveva lasciato sul campo 475 punti – chiusura a 107,55 centesimi – subendo la massima perdita giornaliera mensile.
Dopo il lieve recupero di lunedì (+25 punti), il mood è tornato negativo, con 185 punti persi tra martedì e mercoledì, sino alla già citata chiusura di 105,95 nella seduta di metà settimana. Ai minimi, dal 2 ottobre, sulla continuation chart.
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