MILANO — La situazione tende a normalizzarsi sul mercato dei caffè arabica, anche se l’allarme gelate non è ancora rientrato definitivamente per questa stagione. Si teme infatti per il passaggio di un nuovo fronte freddo in Brasile previsto proprio in queste ore. Nulla a che vedere, comunque, con l’episodio climatico che ha tenuto in apprensione gli operatori all’inizio del mese scorso spingendo New York al massimo annuale di 113,65 centesimi il 3 luglio, alla vigilia della festa dell’indipendenza americana.
Le gelate si sono, in realtà, materializzate a cavallo del fine settimana successivo, tra il 6 e il 7 luglio.
Ma l’impatto sulle coltivazioni di caffè è stato limitato e alcune stime pessimistiche, inizialmente diffuse, sono state successivamente smentite.
Di qui l’inesorabile ridimensionarsi del rally, con il ritorno, dopo appena due giorni, sotto la soglia dei 110 centesimi, violata nuovamente una sola volta, a metà mese (15 luglio), quando il contratto principale ha chiuso a 110,25 centesimi.
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