MILANO – Italiani e cura di sé, com’è cambiato questo binomio negli ultimi anni? Se prima del Covid “prendersi cura di sé” era una tendenza emergente, con il ritorno alla normalità è diventato il principale obiettivo, tanto che oltre 1 italiano su 2 (53,3%) dichiara di ‘farlo di più’ rispetto a tre anni fa e quasi 1 su 6 ‘molto di più’ (15,8%). Eppure, il 39% non riesce ancora a curare il proprio benessere psico-fisico in maniera sufficiente con punte di negatività tra i giovani.
Ma quali strategie mettono in campo gli italiani per curare il proprio benessere psico-fisico? Vincono gesti semplici e ‘low cost’, come passare più tempo all’aria aperta (45%), concedersi momenti di relax, magari bevendo camomille, tisane e infusi per coccolarsi (quasi 40%), trascorrere più tempo con amici e parenti (37%) e seguire una dieta salutare (35,6%)
È la fotografia scattata dall’indagine “Italiani e benessere: camomilla, tisane e infusi elisir del vivere bene”, realizzata da AstraRicerche per Bonomelli, brand iconico di Gruppo Montenegro, e presentata oggi a Milano, presso l’Atelier della Natura (il primo flagship store Bonomelli, in Corso Garibaldi 12, nato per far vivere un’esperienza unica al consumatore).
Lo studio, condotto su un campione di oltre 1.000 connazionali di età compresa tra i 25 e i 65 anni, conferma l’aumento della domanda interna di queste bevande, a riprova di un mercato in salute e soprattutto in crescita. Solo negli ultimi due anni, circa un terzo degli italiani dichiara di avere consumato in misura maggiore camomilla (31,3%) e tisane/infusi (33,8%), sempre più visti come perfetti alleati per il sonno e il relax, la digestione e l’idratazione, ma anche per il piacere del palato.
Cresce, inoltre, il consumo di camomilla tra i giovani, con i ragazzi (25-34enni) in particolare che indicano come prima motivazione di scelta la piacevolezza, oltre che il relax. Non sorprende dunque di vedere il gusto come primo driver di scelta al momento dell’acquisto di queste bevande (elemento fondamentale per il 30,4%), seguito da efficacia (23,2%) e naturalità delle materie prime (21,4%).
Camomille, tisane e infusi sempre più sinonimo di convivialità
Accanto alla funzionalità e naturalità, a spingere negli ultimi anni i consumi di camomilla, tisane e infusi è anche la ricerca di socialità. Secondo l’indagine Bonomelli-AstraRicerche, tisane e infusi sono le bevande più ‘social’: per molti italiani rimandano all’idea del piacere (40,1% rispetto al 32,8% della camomilla) e della convivialità (12,5% vs 5,8%). Non a caso, sono consumate più facilmente fuori casa e in compagnia.
È più associata all’idea del relax (68,2%) e dell’aiuto al sonno (49,3%), invece, la camomilla che viene gustata maggiormente a casa o da soli (per il 72% degli intervistati), anche se una tendenza emergente riconosce la sua bevuta come rito familiare (quasi 20%) ed elemento di aggregazione tra amici (8%).
Il bisogno di benessere passa anche dalla tavola
Prendersi cura di sé significa anche tenersi in forma. Un proposito che passa dalla ripresa delle attività sportive, ma soprattutto dalla maggiore attenzione verso un’alimentazione sana, con quasi il 36% degli italiani che ha iniziato una dieta più salutare, secondo l’indagine. E in questo mix, il consumo di prodotti naturali, come camomille, tisane e infusi, riveste un ruolo rilevante per funzionalità specifiche, come la digestione (fattore indicato dal 32,5% degli intervistati) e l’idratazione (22,7%).
“Declinate nelle quattro stagioni, sia calde che fredde – spiega la nutrizionista Martina Donegani – queste bevande sono un concentrato di principi attivi e dunque un ottimo aiuto complementare per specifiche esigenze dell’organismo, come per esempio l’idratazione, la digestione e il rilassamento. E per beneficiarne al massimo, basta seguire delle semplici regole, come per esempio evitare di assumerle bollenti”.