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giovedì 21 Novembre 2024
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Bolzano, Confesercenti: “Quasi impossibile trovare personale, servono alloggi”

Ivan Waldner, titolare del ristorante Casa al Torchio rivela ad Alto Adige: "Stabilito che la pandemia ha segnato uno spartiacque tra prima e dopo, a questo si aggiungono gli effetti del calo della natalità e il fatto che da Paesi dell'Est, come ad esempio la Slovacchia, non arriva praticamente più nessuno; oltre ovviamente alla mancanza di alloggi. Da alcuni anni ho quattro-cinque collaboratori albanesi e me li tengo stretti. Cercando di venire incontro, per quello che è possibile, alle loro esigenze di orari, visto che nel mio locale si lavora sia il sabato che la domenica. Ho colleghi che hanno dovuto rinunciare a tenere aperto il sabato sera, perché non trovavano personale"

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Nell’ultima riunione del direttivo dei pubblici esercizi di Confesercenti – presenti Andrea Vinante (titolare del ristorante Charro’s), Ivan Waldner (Casa al Torchio), Elio Simoni (Tortuga Beer and Pizza) e Luca Bonato (Il Romagnolo) – si è conclusa con una nota d’allarme. Secondo i titolari, per i locali di Bolzano, il personale è quasi introvabile. Leggiamo di seguito parte dell’articolo di Antonella Mattioli per Alto Adige.

La carenza di personale nei ristoranti a Bolzano

BOLZANO – Poco interessante, in particolare per quanto riguarda orari e stipendio. Questo spiega perché – in base ad un recente studio dell’Istituto di ricerca economica della Camera di commercio – il cameriere è all’ultimo posto della classifica sull’attrattività delle professioni. Di qui le crescenti difficoltà di ristoratori e gestori di bar a trovare personale.

E quindi ristoratori e albergatori come si muovono, per reclutare personale: aumentando gli stipendi, rivedendo gli orari di lavori o cos’altro?

“Stabilito che la pandemia ha segnato uno spartiacque tra prima e dopo – spiega Ivan Waldner, che ha una decina di dipendenti – , a questo si aggiungono gli effetti del calo della natalità e il fatto che da Paesi dell’Est, come ad esempio la Slovacchia, non arriva praticamente più nessuno; oltre ovviamente alla mancanza di alloggi.

Da alcuni anni ho quattro-cinque collaboratori albanesi e me li tengo stretti. Cercando di venire incontro, per quello che è possibile, alle loro esigenze di orari, visto che nel mio locale si lavora sia il sabato che la domenica. Ho colleghi che hanno dovuto rinunciare a tenere aperto il sabato sera, perché non trovavano personale”.

Da più parti però si dice che, visto l’impegno richiesto, i camerieri ad esempio sono pagati troppo poco. Qual è lo stipendio medio?

“Si viaggia intorno ai 1.500 euro al mese netti. Hanno tredicesima, quattordicesima, eventuali premi e mance. Il problema sarà come al solito l’alloggio. Noi abbiamo due alloggi che mettiamo a disposizione dei nostri collaboratori. Il problema per quanto riguarda Bolzano e dintorni è sempre lo stesso: la mancanza di alloggi, i prezzi inaccessibili. Il tutto aggravato dal fatto che se sei straniero hai ancora più difficoltà a trovare qualcuno disposto ad affittare”.

Stranieri a parte, dalle altre regioni non ci sarebbe qualcuno disposto a venire a lavorare a Bolzano?

“Certo, ci sarebbe interesse da parte di giovani del sud d’Italia, ma poi si informano sulla possibilità di trovare un alloggio e alla fine optano per altre destinazioni. O la politica si decide ad affrontare in maniera seria il problema o si dovrà rinunciare prima o poi ad una serie di servizi. La ristorazione è uno di questi”.

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