domenica 22 Dicembre 2024
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A Bologna l’entusiasmo dei clienti per la ritrovata pausa caffè nei pubblici esercizi

E' evidente dai tavolini tutti occupati da coppie o piccoli gruppi di amici, pochissime le persone da sole a leggersi il giornale. Colleghi, gruppi di studenti delle superiori che entrano dopo le 9, ma anche universitari. "Speriamo che non sia un’una tantum – racconta Elena Gramellini, studentessa del primo anno di Fisica a Bologna

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BOLOGNA – La zona gialla è una realtà per la maggioranza delle regioni italiane ormai da qualche giorno e c’è chi ha subito voluto riappropriarsi di alcune abitudini essenziali: tra queste, la classica tazzina da bere al bar (e non d’asporto o con il delivery come in questo ultimo mese). Le reazioni dei consumatori sono felici in tutta l’Emilia Romagna e le riportiamo dall’articolo di Matteo Bondi su ilrestodelcarlino.it.

Bologna: le impressioni dei consumatori in zona gialla

“Due caffè e una pasta al tavolo in fondo, un cappuccino e un caffè di fuori”. Da tanto tempo non si sentivano frasi di questo tipo scambiate fra la barista e la sua aiutante; così come da tanto tempo non si vedevano i tavolini del bar con le persone sedute. Seguiamo il caffè e il cappuccino all’esterno: tavolino con due signore. “Prendersi un caffè con una collega prima di iniziare la giornata lavorativa – racconta Giusi Malinconico, collaboratrice scolastica supplente – è un ottimo modo per fare bella tutta la giornata.

Vengo da Napoli dove ho lasciato, momentaneamente, la famiglia per venire a lavorare su, almeno avere un piccolo contatto umano davanti a un tavolino di un bar aiuta a sentirsi meno soli”. Conferma la collega, Natalia Stoica: “Da tanto tempo non ci si poteva prendere una pausa tranquilla – spiega –. Prendere i bicchierini di carta da portar via e consumarle in piedi per strada non ha lo stesso gusto di cinque minuti di calma”.

Più che la caffeina si cerca la socialità

E’ evidente dai tavolini tutti occupati da coppie o piccoli gruppi di amici, pochissime le persone da sole a leggersi il giornale. Colleghi, gruppi di studenti delle superiori che entrano dopo le 9, ma anche universitari. “Speriamo che non sia un’una tantum – racconta Elena Gramellini, studentessa del primo anno di Fisica a Bologna –, ma che lascino i bar aperti anche nelle prossime settimane, meglio per sempre. Ci si siede rispettando tutte le norme di distanziamento e sanitarie, ma almeno si chiacchiera con calma con l’amica”. Momenti comunque rari, visto che l’amica studia a Torino. “Fra poco andiamo in sala studio – racconta Martina Milandri –, fortuna che da oggi hanno aperto un po’ di più. Poi il 20 si torna a Torino per frequentare. Però almeno il caffè adesso si può prendere dentro al bar”.

In zona gialla l’apertura dei bar, con la possibilità di sedersi, è consentita fino alle 18

“Forse riusciremo a goderci anche qualche aperitivo – spera Mattia Cordara, studente a Ferrara in Medicina –, intanto ci gustiamo la colazione”. Tavolo per due con la fidanzata. “Non ne potevamo più di stare sempre in casa – racconta Costanza Giannini, studentessa anche lei a Ferrara, ma in biotecnologie –. Bisogna rispettare le norme, certo, ma non poter fare nulla deprime. Almeno un piccolo ritorno alla normalità”.

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