Il generatore costa 1.000 a settimana e oltre 50 euro al giorno di gas per accenderlo. Cifre alte in tempi normali ma irrisorie rispetto alle tariffe degli ultimi tempi. Il generatore non basta ad alimentare per intero il bar, perciò i gestori sono costretti a non vendere gelati nonostante a Palermo la temperatura sia ancora alta. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato su Il Messaggero.
Il generatore del bar di Palermo
PALERMO – Per due mesi il conto da pagare per il negoziante è stato di 80mila euro per l’energia elettrica. “È una soluzione tampone per evitare di abbassare la saracinesca – spiega Antonella Lanzi, presidente della cooperativa che gestisce il bar, a livesicilia.it -, ma continuando così è concreta la possibilità di chiudere per sempre. Non ce la possiamo fare. Nessuno può farcela”.
La cooperativa di lavoratori Pam gestisce, oltre al Cremoso, anche il bar Bristol di fronte alla Camera di commercio. La presidente ricostruisce che nei mesi scorsi hanno deciso di cambiare fornitore, facendo una voltura del contatore.
Il generatore costa 1.000 a settimana, oltre a 50 euro al giorno di gas per accenderlo. Cifre alte in tempi normali, piccolissime rispetto alle tariffe impazzite degli ultimi tempi. Il generatore non basta ad alimentare per intero il bar. I gestori sono costretti a non vendere gelati nonostante a Palermo la temperatura sia ancora alta.
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