BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Victoria Arduino presenta, anche a HostMilano, la nuova Black Eagle Maverick, la macchina da caffè intelligente, sostenibile e facile da usare. Ecco svelato ciò che ha ispirato il concetto di Maverick e come è stato realizzato. In mostra lo sviluppo della macchina, dall’interno verso l’esterno, prima di scoprire alcune conversazioni fatte con i baristi, ovvero i Mavericks che hanno rivoluzionato la semplice tazza di caffè in un’opera d’arte.
Victoria Arduino racconta: “Fin dall’inizio, il nostro obiettivo era quello di rendere l’invisibile, visibile. Abbiamo preso spunto dalle grandi conquiste del passato, quando l’anticonformista – una persona che letteralmente rifiuta di seguire le usanze o le regole di un gruppo – ha scoperto la propria genialità attraverso le innovazioni tecnologiche chiave del XX secolo.
Si applica la stessa logica al barista e alla macchina da caffè. Quando una fusione tra
forze creative e tecnologia su misura può portare a un’unica, perfetta tazza di caffè. Ma
come tutti sappiamo, c’è una grande disparità tra una semplice tazza di caffè e una che ha
la capacità di alterare radicalmente la dinamicità della nostra giornata: è un qualcosa di
significativo per milioni di noi su base giornaliera, che si tratti del primo suono della sveglia
al mattino o del digestivo post-cena la sera.”
La VA388 Black Eagle è stata realizzata per affrontare tutto questo
E’ già una macchina da caffè molto apprezzata dai baristi di tutto il mondo, quindi come si può migliorare a riguardo? Il team è andato oltre una zona di idee preesistenti, oltre lo spazio che esiste tra il barista e la tecnologia, un luogo dove l’ispirazione può essere facilitata per creare qualcosa di profondamente unico. Per dare al barista, a chi ama rompere le regole, un qualcosa in più.
Non solo un po’ più di controllo, ma il dominio completo sulla temperatura, sull’infusione,
sul vapore, persino l’opportunità di spostarsi istantaneamente tra i vari tipi di caffè.
Ai baristi, una nuova tecnologia sostenibile, un sistema per rivoluzionare il modo in cui fare una tazza di caffè, grazie alla Black Eagle Maverick.
Black Eagle Maverick Features
Black Eagle Maverick rappresenta il passo successivo nella nostra storia di innovazione e
design. Presenta importanti miglioramenti in termini di performance, precisione e sostenibilità. Proprio come T3 Genius, un’evoluzione della tecnologia T3 in grado di offrire la stessa precisione e controllo, usando il 37% di energia in meno. Questo importante risultato è stato ottenuto riducendo i volumi delle caldaie in acciaio inox, ottimizzando il peso del gruppo e aumentando la sua reattività e precisione, migliorando l’elettronica e utilizzando l’energia di scarto per preriscaldare l’acqua in entrata.
In Black Eagle Maverick le caldaie sono in acciaio inox e con volume ridotto (da 14 a 8 litri)
in grado di mantenere pressione elevata (2.1 bar) e quindi erogare vapore secco di alta
qualità. Inoltre, il sistema Steam by Wire diventa Progressivo, garantendo la stessa
qualità in termini di erogazione di vapore secco, aggiungendo due controlli per parzializzare il vapore per bricchi con diverse capacità.
In Black Eagle Maverick è stato ottimizzato anche la forma e il peso del gruppo del 23% per consentire una maggiore velocità di riscaldamento e una migliore precisione e reattività. Nuova anche l’elettronica in grado di controllare in modo ancora più preciso gli elementi riscaldanti. Sono stati anche aggiunte due soluzioni in grado di usare l’energia di scarto proveniente sia dal motore (Motor Cooling System) che dall’erogazione (T.E.R.S. – Thermal Energy Recovery System) per preriscaldare l’acqua in entrata.
Con Black Eagle Maverick, Victoria Arduino introduce Pure Brew Technology
Un metodo di estrazione rivoluzionario che si applica all’espresso e all’estrazione di una nuova bevanda a bassa pressione. Abbiamo abbinato la tecnologia Pure Brew a un nuovo
brevetto Victoria Arduino: un portafiltro con filtro conico e a doppia maglia in grado di
creare il PureBrew, un nuovissimo caffè filtrato estratto a bassa pressione che si
presenta sciropposo e con molto corpo. La genialità della nuova tecnologia sta anche
nell’estrema semplicità d’uso: basta impostare il livello di tostatura del proprio caffè (light,
medium e dark) per avere una fantastica e nuova esperienza di caffè.
Chi vuole sperimentare il suo carattere più “Maverick”, potrà creare la propria ricetta.
Tutto è anche reso più veloce e reattivo grazie alla user interface semplice e intuitiva. Il
barista può passare da espresso alla modalità Pure Brew selezionando l’icona in home
page del display principale.
Black Eagle Maverick è disponibile in 2 diverse versioni: volumetrica e gravimetrica,
entrambe con tutte le tecnologie sopracitate.
Un altro importante miglioramento è stato apportato alla user experience e al design di
Black Eagle Maverick. Il nuovo software e il nuovo display del gruppo permettono di
visualizzare tutte le informazioni relative l’estrazione e la preparazione della bevanda.
Attraverso il display principale il barista può cambiare velocemente tra tipologia di
estrazione, creare nuove ricette, modificare le impostazioni e navigare attraverso tutte le
funzioni di Black Eagle Maverick.
Un design minimal, contemporaneo e solido. Per le linee e le forme di Black Eagle Maverick, Victoria Arduino non si è ispirata solo alla sua storia
Ma si è concentrata sulle esigenze dei baristi campioni, torrefattori, catene e coffee shop specialty che richiedono macchine emozionanti, performanti e sostenibili.
Ancora più bassa per favorire la relazione con il cliente e con interessanti accorgimenti estetici, come il rail in acciaio inox che richiama il logo del brand e i nuovi piedi più solidi e dale line più contemporanee. I pannelli retro e laterali sono lisci in modo da favorirne la customizzazione. La griglia ha una nuova composizione dalla forte valenza estetica e funzionale, utile per semplificare l’operatività.
Per il lancio della Black Eagle l’azienda ha realizzato una collaborazione con alcuni Mavericks
Che hanno visionato in anteprima la macchina, e hanno raccontato la loro storia nel mondo del caffè. Oltre a un’autentica passione per il caffè, tutti i Mavericks hanno perfezionato le loro abilità da barista dalla competizione: mettendo il loro ingegno e creatività contro alcuni concorrenti di grande talento, e soddisfacendo i requisiti. Ma c’è molto di più. Applicare le proprie abilità in un coffee shop è una cosa, alzarsi ed essere considerati dai colleghi, e vincere, è qualcosa di cui si deve essere immensamente orgogliosi.
C’è qualcos’altro oltre al lavoro. Il caffè è molto più della somma delle sue parti, non è più qualcosa che si mette in una tazza la mattina, ma è parte integrante delle nostre vite. Il caffè per i nostri Mavericks è un’ispirazione, il caffè ha letteralmente cambiato le loro vite.
Simon Sun, 2019 China Barista Champion
Simon originario di Suzhou, città a ovest di Shanghai in Cina, lavorava come redattore di riviste di moda. Quando i suoi amici hanno aperto una libreria nella sua città natale, lui si occupava della gestione del piccolo angolo caffè e il resto, come si dice, è storia. Completamente autodidatta, Simon non sapeva nemmeno l’esistenza della World Barista Championship, fino a quando un pomeriggio per puro caso ne venne a conoscenza su Internet.
Da quel momento in poi, tutto è cambiato. Oltre a diventare China Barista Champion, Simon ora ha una carriera lavorativa nel mondo del caffè, lavora direttamente con i coltivatori, ma la sua vera vocazione è rivelare la sua passione per tutto ciò che è legato al mondo del caffè, attraverso l’insegnamento e la formazione. A livello più pratico, Simon è ossessionato da una macchina da caffè in grado di mantenere una temperatura molto stabile, per consentire un profilo di estrazione diverso per ogni chicco di caffè. Per Simon, la tecnologia T3 Genius ha portato il processo estrazione a livelli completamente nuovi, sfidando lo status quo come lo conosciamo.
Mikael Jasin, 2019-2020 Indonesia Barista Champion, nato in Indonesia, si è trasferito in Australia da giovane per motivi di studio
Lavorava in un coffee shop a Melbourne, fu qui che ebbe inizio la sua carriera come barista. Abbandona gli studi, inizia un nuovo capitolo della sua vita. Mikael inizia a gareggiare, mette alla prova sé stesso con una macchina da caffè e, cosa ancora più importante, vince. Ha fondato una società di consulenza sul caffè, lavora anche direttamente con i coltivatori e processa i propri chicchi; quindi, per lui l’estrazione è un aspetto chiave del suo mestiere. Ma c’è qualcos’altro che abbiamo scoperto quando abbiamo parlato con lui. Il 90% dei suoi clienti non beve espresso.
In Indonesia la bevanda più famosa è il caffè freddo (caffè, latte, zucchero, zucchero di
canna e cubetto di ghiaccio) e per quanto riguarda Mikael stesso, egli beve più caffè filtro
che espresso. Per Mikael il Pure Brew è un gamechanger del settore, soprattutto perché
ha la capacità di produrre un nuovo tipo di caffè filtro.
Natalia Kwiatowska, 2020 Polish Barista Champion
All’età di 18 anni, Natalia Kwiatowska, ha viaggiato nell’Irlanda meridionale, con l’intenzione poi di tornare in Polonia e iniziare a studiare teatro. Ma non è andata come previsto. Alla fine ci ha vissuto per ben nove anni, dopo aver lavorato come cameriera, ha iniziato a utilizzare la macchina da caffè, partecipando a concorsi di baristi. Tornata a casa, Natalia ha aperto il suo coffee shop e sta sviluppando la sua attività di torrefattore.
Per lei, la Black Eagle Maverick ha un chiaro vantaggio, la sua versatilità attirerà più clienti
Sì, è veloce e consistente grazie alla tecnologia T3 Genius, ma ciò che davvero entusiasma Natalia è stata l’opportunità di poter dar sfogo alla propria creatività con la Pure Brew Technology. È interessante notare che aveva delle riserve iniziali sul nuovo design, ma ora il profilo più basso consente una maggiore interazione tra il barista e il cliente.
Lem Butler, 2016 Usa Barista Champion 2016
Dopo aver terminato il college, lavorava come musicista in North Carolina, si è iscritto a un corso di laurea, che poi ha abbandonato. Per potersi mantenere, ha iniziato a lavorare come barista, dove è stato costretto ad aiutare un suo collega nel World Barista Championship.
Il concetto di performance e competizione ha solleticato la sua anima di musicista, e Lem capì subito che questo era qualcosa di cui voleva esserne una parte. Dopo aver vinto USBC nel 2016, Lem ha iniziato a formare e affiancare i baristi, ma il suo obiettivo è lasciare che il caffè parli da solo e dare più peso ai produttori di caffè. A tal proposito, avere l’attrezzatura giusta è fondamentale, si ha ovviamente un maggiore controllo sul caffè dalla macchina alla tazzina. Lem è impressionato dai requisiti di sostenibilità della Black Eagle Maverick.
Lui riconosce apertamente che l’energia sfruttata in un coffee shop è importante, perciò, il fatto che si ha il controllo dell’energia e del suo recupero, è un fattore determinante.
Per maggiori info, visitare il sito.