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BISIO PROGETTI – Le capsule? Una miniera d’oro

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ALESSANDRIA – Mentre i compagni durante l’intervallo giocavano come la maggior parte dei ragazzi lui raggiungeva l’aula del Volta in cui si trovava il tornio, al tempo utilizzabile solo a partire dai compagni più grandi.

La passione per la meccanica di Luigi Bisio, alla guida dell’omonima azienda, coltivata fin da giovane, oggi è stata premiata ed divenuta un nuovo stabilimento in zona D3, ad Alessandria.

Solo qualche anno fa l’area su cui insiste ora il complesso Bisio Progetti era un campo di erbacce mentre nel giro di poco, dal 2013, è diventata il terreno su cui è nato uno stabilimento che impiega metalli utilizzati di solito in progetti aerospaziali o che custodisce ‘camere bianche’ in cui produrre prodotti di altissima precisione e qualità, destinati al mercato farmaceutico.

L’azienda conta 110 persone con un fatturato di 15 milioni nel 2013 e 20 nel 2014. Un dato sempre in crescita nel tempo con la sola eccezione del 2008, unica annata di stop, fortunatamente momentaneo. L’andamento solido dell’azienda del gruppo Guala ha dato il via libera alla creazione dello stabilimento attivo da giugno e sviluppato su un’area di 15 mila metri quadrati.

“Una bella cosa – ha spiegato Piergiacomo Guala, Presidente della Bisio Progetti – che ci è sembrato giusto far conoscere. Dato il momento non ci va di fare manifestazioni altisonanti anche perché siamo abituati soprattutto a fare, cercando di mantenere massima sobrietà. Oggi come gruppo familiare abbiamo 9-10 stabilimenti e solo ad Alessandria ce ne sono 3. Complessivamente sono 320 i milioni di fatturato per quest’anno, sempre in leggero incremento ogni anno, e abbiamo circa 2 mila persone impiegate, 700 ad Alessandria, e questo per dire anche che non abbiamo mai delocalizzato. Nel mondo ci sono iniziative all’estero ma per indicazione di alcuni clienti che chiedevano di avere la produzione più vicina ai loro stabilimenti, come è capitato per l’America del Sud e l’Australia. Adesso, per i 60 anni di attività del gruppo Guala, abbiamo deciso di aprire le porte di questa azienda che ha ancora spiccate caratteristiche familiari. Anche per raccontare questa storia abbiamo deciso, sabato, di aprire le porte della Bisio Progetti dalle 7 alle 22. I dipendenti, i parenti e gli amici, potranno visitare questa realtà per l’intera giornata”.

Tutti quindi potranno vedere come è cresciuta questa realtà nel giro di 25 anni.

La Bisio Progetti è nata nel 1990 grazie alla collaborazione tra Luigi Bisio e il Gruppo Guala. L’azienda progetta e costruisce stampi a inieizione in plastica per il settore alimentare, in forte espansione, e, recentemente, ha puntato anche sul mercato farmaceutico, anch’esso in forte sviluppo sebbene con tempi di approvazione molto lunghi.

I due settori hanno dato l’accelerata finale alla creazione di un nuovo stabilimento, definito da Luigi Bisio “il coronamento di una vita di lavoro. Sono arrivato a un’età molto importante in cui si vedono i risultati – ha aggiunto con un pizzico di comprensibile soddisfazione. Vedo qualcosa di tangibile. L’azienda è nata 24 anni fa con 4 persone e adesso ne conta 110, con margini di sviluppo ulteriore, e sono tutti collaboratori buoni che per strada non ho mai perso. Oltre all’ambiente e all’aspetto esteriore la forza vera di un’azienda è rappresentata infatti dai collaboratori, senza individualismi”.

Tutto questo ha portato all’evoluzione anche delle attività del’azienda Bisio Progetti, o come forse sarebbe meglio definirla oggi ‘Bisio Produce’ vista la vocazione guadagnata recentemente, ha spiegato l’amministratore delegato. Una progressione che fa pensare anche a domani differenti ma su questo Bisio fa un passo alla volta: “la produzione è la vocazione finale, non parlo di cose finanziarie perché non è la mia indole. Credo ci sia ancora molto da fare e la possibilità di crescere c’è e quindi prima di parlare di altre forme bisogna ancora sviluppare questa e lavorare molto.”

Il lavoro in effetti non manca e lo dimostra il forte impegno sul concetto di qualità e innovazione. Questa strada ha portato infatti all’ideazione di capsule per il caffé che, grazie a una innovazione tecnica, sono riuscite a conquistarsi uno spazio significativo nel florido mercato delle cialde.

Bisio Progetti ha pensato a un sistema che permette di comprimere al centro la cialda aggirando i brevetti attualmente in uso nelle grandi aziende di settore. Un’idea vincente che per di più rende ancora più schiumoso il caffé. Lo spunto e la capacità di produrre cialde compatibili stanno rappresentando una miniera d’oro perché nel 2014 le unità prodotte saranno mezzo miliardo con un raddoppio di volumi entro il 2017.

Questo mercato infatti sta letteralmente esplodendo all’estero dove il caffé al bar è estremamente costoso a differenza di quanto accade in Italia.

“L’innovazione – ha spiegato Luigi Bisio – è maturata durante una trattativa commerciale. Eravamo con un cliente per vendere una sua capsula fatta su loro disegno e abbiamo preso lo spunto per creare un nostro prodotto perché abbiamo visto che il mercato stava espandendosi”.

L’impegno però è sempre proiettato al miglioramento delle produzioni e per questo l’azienda “sta trovando risposte alle esigenze di paesi più avanzati come la Germania, a caccia di capsule compostabili. Noi stiamo cercando di fare prodotti senza alluminio, difficile da smaltire”.

Sempre nel campo alimentare lo stabilimento produce anche una grattugia-contenitore con il formaggio all’interno che attraverso una vite con chiusura permette di grattugiare il prodotto fino a esaurimento. Anche questo è un oggetto assemblato nel nuovo complesso in via Enzo Ferrari ad Alessandria.

L’alimentare quindi sta regalando risultati immediati ma l’azienda guarda anche più avanti e da 5-6 anni ormai ha deciso di dedicarsi anche al settore famaceutico e medicale. “Lavoriamo per una multinazionale straniera per cui produciamo una pompetta per lo spray nasale e contenitori monodose per oftalmica”.

Il tutto avviene in camere bianche asettiche con complicati sistemi di filtraggio dell’aria e ambienti protetti. Una lunga sala ospita queste camere in cui le macchine producono contenitori per colliri illuminati da luci rosse 24 ore su 24 per consentire un controllo del risultato finale accurato.

“Noi all’interno abbiamo le migliori macchine al mondo con grandissima precisione – ha aggiunto Luigi Bisio. Miriamo continuamente alla qualità e cerchiamo di costruire il più possibile cose difficili. Lo facciamo perché dappertutto fanno le cose facili e le stanno anche migliorando e quindi noi dobbiamo investire su altro”.

La difficoltà dei progetti si percepisce negli uffici progettazione dove sui monitor si intersecano centinaia di linee che compongono la struttura delle macchine destinate alla produzione. È questo uno dei luoghi dove si comprende meglio l’evoluzione dello stabilimento “passato dal semplice disegno su carta alla progettazione attraverso software complessi. Noi nel nostro piccolo pezzo in plastica cerchiamo di mettere tutta l’esperienza che si traduce in qualità e prestazione – ha concluso Luigi Bisio”.

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