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Bilancio Ima ’18: ricavi a 1,5 miliardi e utile netto +21,5%, la quota export al 90%

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MILANO – L’Assemblea di Ima S.p.A., riunita il 30 aprile sotto la presidenza di Alberto Vacchi ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2018. L’Assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 2,0 euro per azione; in aumento rispetto all’anno precedente (dividendo di 1,70 euro per azione deliberato dall’Assemblea del 27 aprile 2018). Da mettersi in pagamento a partire dal 22 maggio 2019 (stacco cedola n. 26 in data 20 maggio 2019).

La legittimazione, ai sensi dell’articolo 83-terdecies del TUF, al pagamento del dividendo sarà determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell’intermediario di cui all’articolo 83-quater, comma 3 del TUF. Al termine della giornata contabile del 21 maggio 2019 (cosiddetta “record date”). Gli Azionisti potranno riscuotere il dividendo, al lordo o
al netto delle ritenute fiscali. A seconda del regime fiscale applicabile. Esclusivamente
presso i rispettivi intermediari.

Bilancio Ima al 31 dicembre 2018

Bilancio Ima
I dati di bilancio del 2018 del Gruppo Ima

Il Gruppo Ima ha chiuso  così il 2018 con ricavi netti pari a 1.500,4 milioni di euro;
evidenziando una crescita del 13,6% rispetto agli 1.320,2 milioni al 31 dicembre
2017. La quota export è stata pari a circa il 90%. Con una crescita in tutte le aree del
mondo, in particolare nei paesi europei, America del Nord e negli altri paesi
extraeuropei.

In sensibile crescita il margine operativo lordo (Ebitda)

Ante oneri non ricorrenti salito a 260 milioni di euro (+16% rispetto ai 224,1 milioni al 31 dicembre 2017); mentre il margine operativo lordo (Ebitda) è salito a 253,6 milioni di euro (+15,9% rispetto ai 218,8 milioni al 31 dicembre 2017). Inoltre, l’utile operativo (EBIT) è salito a 210,1 milioni di euro. ( quindi un +13,1% rispetto ai 185,8 milioni al 31 dicembre 2017).

In forte crescita poi l’utile dell’esercizio salito a 124,6 milioni di euro (+25,3% rispetto ai 99,4 milioni nel 2017) e l’utile del Gruppo che ha raggiunto 104,0 milioni di euro. (+21,5% rispetto agli 85,6 milioni nel 2017).

Il portafoglio ordini consolidato è salito a 941,5 milioni di euro (+16,7% rispetto agli 806,8 milioni al 31 dicembre 2017)

Il Gruppo chiude l’esercizio 2018 con risultati in crescita rispetto all’anno precedente; grazie al positivo andamento delle vendite di macchine automatiche e linee complete verso i settori di riferimento. Nonché al contributo delle neo acquisite Petroncini, TMC e Ciemme. Consolidate rispettivamente dai mesi di aprile, maggio e luglio 2018.

Nel periodo aprile-dicembre 2018, Petroncini, TMC e Ciemme hanno generato complessivamente ricavi per 64,7 milioni di euro

Nonché un Ebitda ante oneri non ricorrenti pari a 7,8 milioni di euro. Alla data del 31 dicembre 2018 presentano un indebitamento finanziario netto pari a 9,6 milioni di euro e un portafoglio ordini pari a 41,9 milioni di euro.

L’indebitamento finanziario netto del Gruppo Ima al 31 dicembre 2018 è risultato pari a 184,6 milioni di euro (50,1 milioni al 31 dicembre 2017). E tiene conto dell’esborso complessivo di 97,7 milioni di euro per le acquisizioni TMC, Petroncini e Ciemme.

Tale dato include l’effetto positivo di 26,8 milioni di euro relativo alla cessione della maggioranza della società Ima Dairy & Food Holding GmbH e 8,5 milioni di euro per l’acquisto di azioni proprie. Eseguito sia da Ima che da Gima Tt; in conformità alle autorizzazioni deliberate dalle rispettive Assemblee degli Azionisti.

Previsioni del Gruppo Ima per l’esercizio 2019

bilancio Ima
Il logo del Gruppo Ima

L’elevata consistenza del portafoglio ordini al 31 dicembre 2018 e il buon andamento
degli ordinativi nei primi tre mesi dell’anno in corso, ci consentono di prevedere un
esercizio in ulteriore crescita rispetto all’anno precedente.

Per l’esercizio 2019, se le condizioni attuali troveranno conferma nei prossimi mesi, il Gruppo Ima stima ricavi a circa 1,58 miliardi di euro e un margine operativo lordo (Ebitda) a circa 260 milioni di euro. Con un significativo incremento dell’utile netto.
Si precisa che i dati previsionali non tengono conto degli effetti del nuovo principio
contabile IFRS 16, in vigore dall’1 gennaio 2019.

L’informativa relativa all’applicazione di tale principio è stata fornita nella Relazione Finanziaria Annuale.

Nel commentare l’andamento del Gruppo al 31 dicembre 2018 Alberto Vacchi, Presidente e Amministratore Delegato di Ima, ha dichiarato

“L’esercizio si è chiuso con brillanti risultati nelle varie linee di business, confermando la leadership del Gruppo in ambito farmaceutico e la capacità di ampliare la propria presenza in settori con buone prospettive di sviluppo come quelli del caffè, del tissue e dell’health & personal care.

Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti nell’esercizio 2018:

Abbiamo infatti raggiunto 1,5 miliardi di ricavi e incrementato gli utili. Mantenendo
sempre una grande attenzione alle esigenze dei nostri clienti ed investitori. Gli ottimi
risultati sono da attribuire anche al forte impegno nella digitalizzazione e all’eccellenza della nostra tecnologia che esportiamo in tutto il mondo.

Guardiamo con fiducia all’anno in corso – ha continuato Alberto Vacchi – grazie al portafoglio ordini che a fine 2018 ha segnato un +16,7% rispetto all’anno precedente e
all’andamento dei primi tre mesi del 2019. La previsione del 2019, che vedrà un
significativo incremento dell’utile netto, riflette un minor contributo del business
tabacco rispetto all’esercizio appena concluso; ma non modifica la grande fiducia
che riponiamo in questo business molto profittevole e di grandi prospettive di
crescita futura.

Il nostro obiettivo di crescita sarà perseguito anche attraverso la politica acquisitiva:

Abbiamo infatti recentemente acquisito il 70% di Spreafico Automation e il 61,45% dell’argentina Tecmar, completando così l’offerta delle macchine nel settore del caffè. La significativa generazione di cassa prodotta anche nel 2018 ci ha consentito di attuare investimenti ordinari e strategici. Aumentando il valore del Gruppo, e di premiare gli azionisti che hanno dimostrato fiducia nel nostro percorso di crescita sostenibile” – ha concluso il Presidente di Ima.

Delibera del nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie

L’Assemblea degli Azionisti ha approvato il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e alla vendita di azioni proprie fino al massimo consentito dalla legge. Il prezzo di acquisto proposto è pari alla media del titolo nei cinque giorni precedenti (+/-10%), mentre quello di vendita sarà almeno pari alla media dei valori di acquisto. Alla data odierna Ima possiede 107.000 azioni proprie.

Nomina del Collegio Sindacale e del suo Presidente per il triennio 2019-2021

L’Assemblea ha nominato membri del Collegio Sindacale, fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021, i Signori Francesco Schiavone Panni (Presidente dalla lista presentata da un gruppo di società di gestione del risparmio), Riccardo Andriolo e Roberta De Simone (dalla lista presentata dal socio di maggioranza SO.FI.M.A. S.p.A.) quali Sindaci Effettivi.

Nonché Chiara Molon (dalla lista presentata da un gruppo di società di gestione del risparmio); Giovanna Bolognese e Federico Ferracini (dalla lista presentata dal socio di maggioranza SO.FI.M.A. S.p.A.) quali Sindaci Supplenti.

I curricula dei nominati Sindaci sono disponibili sul sito internet www.ima.it. Nella
sezione Investor Relations (Documenti Societari).

L’Assemblea ha deliberato di assegnare al Collegio Sindacale per il triennio 2019-2021 un compenso lordo pari a 30.000 euro annuali per ciascun Sindaco Effettivo e pari a 50.000 euro annuali per il Presidente.

Relazione sulla Remunerazione

L’Assemblea ha infine approvato, con voto consultivo, la prima sessione della Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi e per gli effetti dell’art. 123-ter comma 6, del D.Lgs. 58/1998.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Sergio Marzo,
dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che
l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze
documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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