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Bilancio 2014 Lavazza: utile a 126,7 milioni, fatturato a 1.344

Ebit in forte crescita a 156,5 milioni, volumi in crescita del 4%. In aumento la quota di export. Crescono a doppia cifra i Paesi chiave per l’azienda: Stati Uniti, Regno Unito e Germania

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TORINO – L’assemblea dei soci Lavazza (nella FOTO l’Innovation center di Settimo) ha approvato matedì 12 il bilancio della Luigi Lavazza S.p.A. e il consolidato 2014 del Gruppo, che registra volumi in crescita del 4%, un fatturato di 1.344,1 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai 1.340,1 milioni del 2013, un Ebitda a 225,8 milioni di euro (rispetto ai 223,5 milioni dell’esercizio precedente) e un Ebit a 156,4 milioni di euro (contro i 123,2 dell’esercizio precedente, pari a un incremento del 27%).

L’utile d’esercizio a livello consolidato è pari a 126,7 milioni di euro, in aumento del 16% rispetto ai 109,3 milioni del 2013[1].

Dal punto di vista finanziario, l’anno si chiude con un saldo di cassa pari a 340,5 milioni di euro.

Notevole il miglioramento della quota di fatturato derivante dai mercati internazionali, che si avvicina al 50% rispetto al 46% del 2013, in linea quindi con l’obiettivo strategico fissato due anni fa e in progressivo avvicinamento al target a medio termine del 70%.

I risultati positivi registrati all’estero, pari nel complesso a un aumento dell’8% dei volumi, sono stati frutto di piani e modelli di business sviluppati ad hoc per ogni singolo Paese e volti alla crescita delle rispettive quote di mercato.

Ottime, in particolare, le performance a valore di tre Paesi, tutti cresciuti a doppia cifra: Stati Uniti (+27,6%), Regno Unito (+16,9%) e Germania (+12,7%). Oltre a questi mercati, si confermano come Paesi di particolare importanza per l’azienda in questa fase la Francia, il Centro-Nord Europa e l’Australia.

In Italia i risultati del 2014, nonostante il mercato abbia registrato una contrazione dei consumi, segnano rispetto all’anno precedente un significativo mantenimento dei volumi che rimangono invariati. Per quanto riguarda il comparto retail, Lavazza ne ha consolidato la leadership con una quota a volume pari al 41,6%, attestandosi al 44,9% a valore (dati Nielsen).

Pur in questo contesto di incertezza economica, che ha generato ricorrenti crisi di vendite comuni a tutto il comparto, nel 2014 l’azienda ha continuato a effettuare forti investimenti e a rafforzare il suo legame con i consumatori.

A incidere sulla performance positiva dell’esercizio passato è stato anche il sostanziale completamento del processo di riorganizzazione interna avviato nel 2011. Nel corso del 2014, infatti, sono stati portati avanti interventi finalizzati a realizzare il Modello Lavazza in tutti gli stabilimenti italiani.

Quest’ultimo prevede un assetto pienamente polifunzionale delle produzioni raggiunto attraverso la maggiore flessibilità ed efficienza nei processi, la valorizzazione delle competenze e l’ottimizzazione dell’organizzazione del lavoro. Il risultato è un miglioramento in termini di competitività, accompagnato da un contenimento dei costi.

“Il 2014 è un anno che non dimenticheremo facilmente – ha affermato Antonio Baravalle, amministratore delegato Lavazza -. A fronte di un mercato globale ancora in recessione per gran parte dell’anno, Lavazza non solo ha mantenuto le proprie posizioni ma è cresciuta, aumentando il proprio presidio all’estero e migliorando in misura importante redditività e competitività. La conclusione del riassetto organizzativo e i forti investimenti in innovazione e ricerca hanno caratterizzato in maniera sfidante il 2014, rendendo l’azienda pronta a competere come player globale in un momento cruciale per l’assetto dell’intero comparto, all’interno del quale Lavazza vuole muoversi da leader, accompagnando alla crescita organica una crescita per linee esterne”.

L’impegno profuso da Lavazza nel 2014 in ricerca e sviluppo è stato, infatti, di portata storica per l’azienda. Il progetto più importante, in termini di innovazione, è stato la realizzazione di ISSpresso, la prima macchina espresso a capsule in grado di funzionare in assenza di gravità, andata pochi giorni fa in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale e grazie alla quale il 3 maggio scorso è stato bevuto il primo caffè espresso nello spazio.

Altro fiore all’occhiello, nell’area della sostenibilità ambientale, è stato la messa a punto della prima capsula compostabile, che potrà essere smaltita con i rifiuti organici domestici. Presentata al pubblico nel marzo di quest’anno, la capsula compostabile segna un ulteriore passo avanti nel cammino di sostenibilità che l’azienda percorre da sempre.

In maniera complementare rispetto al processo di riorganizzazione, nel 2014 Lavazza ha realizzato un significativo piano di investimenti, in aumento rispetto all’anno precedente per un totale di circa 180 milioni di euro complessivi, tutti destinati all’Italia.

Di particolare rilievo gli interventi per potenziare la capacità dello stabilimento di Gattinara (Vercelli), dove si producono oggi tutti i prodotti in capsula destinati ai sistemi espresso e dove a inizio 2015 è stata avviata la prima linea Roast&Ground. Prosegue anche la realizzazione del nuovo quartier generale del gruppo a Torino, che sarà pronto nell’arco del 2016.

Riguardo ai primi mesi del 2015, Baravalle ha commentato: “l’anno è iniziato in maniera positiva, grazie ai risultati di Germania, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Australia che nel primo trimestre sono cresciuti a doppia cifra in virtù di piani d’investimento in marketing più che raddoppiati rispetto al 2014. D’altra parte dobbiamo tenere in conto la situazione economica in Italia, che per ora mostra soltanto timidi segnali di risveglio e di fronte alla quale Lavazza ribadisce il proprio impegno a essere vicina al consumatore, attraverso politiche commerciali mirate basate su investimenti molto significativi. Detto questo, il 2015 è per noi un anno davvero speciale: Lavazza, icona del caffè italiano nel mondo, festeggia i suoi primi 120 anni, traguardo importante per un’azienda familiare giunta alla quarta generazione, ed è protagonista a EXPO 2015 come Caffè Ufficiale di Padiglione Italia”.

LA SCHEDA AZIENDALE

Lavazza, fondata a Torino nel 1895, è un’azienda di proprietà della famiglia omonima da quattro generazioni. Al settimo posto nel ranking dei torrefattori mondiali, l’azienda è oggi leader in Italia nel mercato retail con una quota a valore del 44,9% (dati Nielsen), forte di 3.100 collaboratori e di un fatturato pari a 1.344 milioni di euro (dati al 31.12.2014) realizzato in cinque siti produttivi, quattro in Italia e uno all’estero.

Presente in oltre 90 Paesi attraverso consociate e distributori, Lavazza esporta oggi oltre il 49% della sua produzione. Lavazza ha inventato, proprio alle sue origini, il concetto di miscela, cioè l’arte di combinare diverse tipologie e origini geografiche del caffè, caratteristica che ancora oggi contraddistingue tutti i suoi prodotti.

Inoltre, l’azienda conta 25 anni di tradizione nel settore della produzione e della commercializzazione di sistemi e prodotti per il caffè porzionato, prima realtà italiana a lavorare sui sistemi a capsula espresso. Oggi Lavazza ha al suo attivo, grazie a collaborazioni continuative con un network internazionale di università ed enti scientifici, quattro piattaforme in questo segmento.

Lavazza è il caffè ufficiale di Padiglione Italia a Expo 2015.

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