MILANO – Rafforzare i paletti su diritti umani e ambiente per quanto riguarda la produzione di cacao. È la richiesta avanzata all’Unione Europea da alcuni dei maggiori produttori mondiali di cioccolato: Barry Callebaut AG, Mars Wrigley e Mondelēz International. E da parte delle Ong: The Voice Network*, Rainforest Alliance and Fairtrade.
Come spiega il quotidiano “Alimentando”, i big del settore e il fronte ambientalista si uniscono per combattere deforestazione e violazione dei diritti umani nella filiera del cioccolato.
Prodotto di cui l’Europa è il principale mercato mondiale.
Nel documento congiunto si chiede di applicare i principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani (UNGPs).
Che secondo i promotori dell’appello “gioveranno a tutti gli attori della catena di approvvigionamento in termini di un insieme chiaro e coerente di regole e intenti comuni”.
L’industria del cacao è stata spesso accusata di non rispettare gli standard internazionali sul lavoro minorile e di provocare la deforestazione.
L’Ue, dal canto suo, è il maggiore importatore e consumatore di cacao nel mondo e per questo, sostengono i promotori dell’appello, “ha una maggiore capacità rispetto a qualsiasi altro mercato di consumo di guidare il cambiamento nel settore del cacao.
Anche attraverso un’azione legislativa per affrontare questi problemi”.