domenica 22 Dicembre 2024
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A Biella si paga senza commissioni

Con un selfie apri il conto e paghi il caffè. L’app innovativa è utilizzata già da una sessantina di negozi e un migliaio di clienti.

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BIELLA –  A Biella, da qualche settimana si sta sperimentando la prima Light banking d’Italia, una banca che c’è ma non si vede, che ha tutta la sicurezza e la professionalità degli istituti tradizionali alle spalle, ma è semplicissima da usare ed è tutta racchiusa in un’innovativa app che, una volta scaricata, trasforma lo smartphone in un conto di moneta elettronica.

Il test del nuovo progetto «made in Banca Sella» è stato fatto in città dove una sessantina di negozi, di tutti i generi, dai bar agli alimentari all’abbigliamento all’elettronica, hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo insieme a un migliaio di utilizzatori.

Commercianti e clienti hanno sostituito il denaro contante con il cellulare facendo affari velocemente e facilmente a cominciare dai pagamenti. E non solo. Chi ha scelto Hype può procedere a tutte le principali operazioni bancarie.

Come funziona
Con Hype è possibile aprire un conto ovunque ci si trovi e in pochi minuti facendosi identificare con un selfie; dare denaro agli amici selezionando i loro contatti dalla rubrica del telefono come normalmente avviene per i messaggi; fare shopping e avere sempre sotto controllo ciò che si può spendere senza intaccare i risparmi necessari a raggiungere gli obiettivi che ci si è dati.

L’app può essere scaricata sui dispositivi Apple e Android ed è operativa in pochi minuti, anche senza avere un altro conto corrente e senza dover firmare e spedire documenti cartacei.

L’esperimento in città
Biella, partita come città sperimentale per il servizio, è una di quelle, in Italia, dove Hype è più diffusa. Sono stati una quindicina i commercianti che hanno fatto un periodo di prova di un mese per mettere a punto l’app.

Tra i negozi che adesso utilizzano abitualmente il sistema ci sono il Glamuor e il Bon Ton. «Subito ero scettico – racconta Simone Frezzato del locale di via Gustavo di Valdengo – perchè non sapevo come potevano cogliere la novità i miei clienti. Invece oggi facciamo almeno una trentina di operazioni al giorno».

Con questo sistema, le persone pagano di tutto, l’abito, la spesa, la cover del telefono e naturalmente il caffè, il panino, l’aperitivo e la cena. «Alcuni clienti- continua Frezzato – li abbiamo proprio fidelizzati con questa novità. Il vantaggio, per noi è anche dal punto di vista fiscale: a fine giornata con il Pos dobbiamo sempre fare i conti per capire quanto è stato utilizzato. Hype fa la chiusura da solo».

Rispetto alle commissioni di un pagamento con Visa o bancomat, quelle dell’app sono praticamente nulle: «Ognuno ha un suo contratto con la banca – racconta Enrico Zanetta del Bon Ton – Io per esempio pago 60 centesimi a transazione ogni volta che una persona usa il bancomat, e 1,20 per la Visa. E capita che certe persone chiedano di pagare il caffè con una carta perchè non hanno contante o non hanno voglia di andare a prelevare. Ma a quel punto a me l’operazione non conviene. Con Hype il discorso è differente. E’ sufficiente essere connessi a internet tutto il giorno, e ormai ci sono dei contratti molto vantaggiosi».

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