LONDRA – La buona abitudine, per diventare tale, ha bisogno di un incentivo. Ma cosa succede se questo processo richiede al cittadino uno sforzo? Accade che, spesso, la tassa funzioni più della gratifica. Un esempio è quello dato da Londra e le nuove politiche che riguardano i bicchieri del caffè.
Bicchieri del caffè: la sostenibilità passa anche da loro
Ormai è sempre più evidente che l’ educazione ambientale passa dalle tasche del consumatore. Non solo in Italia. Dove in questi giorni tiene banco la polemica sui sacchetti bio.
Tutti sono indignati per l’introduzione del pagamento obbligatorio – per i contenitori della frutta e della verdura nei supermercati dal primo gennaio.
Cosa succede invece nel Regno Unito
Qui si sta valutando, invece, di introdurre una tassa di 25 centesimi di sterlina, circa 30 centesimi di euro, sui bicchieri del caffè monouso.
Lo scopo è quello di limitarne il consumo. Infatti, attualmente, 500 mila pezzi di plastica ogni giorno finiscono nel cestino. Quasi mai in quello destinato al riciclo.
La commissione parlamentare britannica sull’ Ambiente
L’organismo ha evidenziato che ogni anno vengono gettati nella spazzatura 2,5 miliardi di bicchieri da caffè. Un numero pari a 30 mila tonnellate, di cui solo lo 0,25% è riciclato.
Per convincere gli inglesi a dare nuova vita alla plastica hanno pensato di introdurre quindi una tassa e di investirne i proventi nel riciclo.
Ma Londra sta anche valutando di introdurre il vuoto a rendere per le bottiglie di plastica. Calcolato che ogni giorno ne vengono buttate 700 mila.