COCCAGLIO (Brescia) – Lunedì 14 maggio è stata una giornata negativa a Piazza Affari per Bialetti Industrie spa. Il titolo della spa quotata in Borsa, attiva anche nella produzione di prodotti per la preparazione del caffè, ha chiuso infatti con un calo del 10% a 0,45 euro. Un crollo pesante.
A pesare anche il fatto che la società di revisione contabile, Kpmg, come spiegato in una nota, ha dichiarato «l’impossibilità di esprimere un giudizio sul bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2017.
A causa di alcuni elementi di incertezza sulla continuità aziendale già indicati nelle relazioni ai bilanci predisposte dal Consiglio di amministrazione e richiamati nelle relazioni della società di revisione».
Bialetti Industrie. Elementi di incertezza
I revisori scrivono di “alcuni elementi di incertezza sulla continuità aziendale”. Bialetti Industrie ha comunque annunciato la prossima approvazione del bilancio di esercizio, il 28 giugno prossimo. Nel corso dell’assemblea dei soci convocata proprio in queste ore dal Consiglio di amministrazione“.
Qualche dato del 2017
Il bilancio (al 31 dicembre) si chiude con una perdita di oltre 7,1 milioni di euro, per cui si prevede una copertura con nuovi utili. Certo la situazione debitoria rimane consistente: al 31 marzo di quest’anno l’indebitamento finanziario netto di tutto il gruppo supera i 76 milioni e mezzo di euro. Quindi in aumento sul dato di febbraio ma in calo su quello di dicembre (di quasi 1,5 milioni).
La preoccupazione dei sindacati
Sul tema anche i sindacati esprimono preoccupazioni, e avrebbero già chiesto un incontro “chiarificatore” con i dirigenti dell’azienda. La Bialetti è un pezzo di storia dell’industria italiana.
L’azienda “originale” venne fondata nel 1919 ma poi chiusa nel 1998. Prima di tornare a nuova vita a seguito alla fusione della Rondine Italia di Coccaglio e della Alfonso Bialetti. Già era stata rilevata alla Rondina.
