CIMBALI M2
venerdì 22 Novembre 2024
  • CIMBALI M2

Bialetti: il baffo sulla moka non sta su perché soffre sempre di più la concorrenza delle capsule

Da leggere

  • Dalla Corte
TME Cialdy Evo
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

MILANO – Bialetti ormai è conosciuta da tutti e passerà alla storia, per essere l’azienda che ha dato alla luce la tradizionale moka negli anni ’30. Quando Alfonso Bialetti l’ha fondata, anno 1919, per poi cederla ai bresciani Ronzani nel 1993, con un peso di 68 milioni di debito. La società di revisione non certifica i conti: «Dubbi sulla continuità aziendale». Una notizia diffusa dal Corriere della sera, con la firma di Corinna de Cesare.

Bialetti: il baffo sulla moka in crisi

Oggi quell’azienda che ha fatto la storia d’Italia rischia di non esserci più. La società di revisione ha infatti «dichiarato l’impossibilita di esprimere un giudizio» sul bilancio consolidato semestrale. Lo ha comunicato la stessa Bialetti in una nota. Indicando che la decisione è stata presa «in ragione di alcuni elementi di incertezza che possono determinare l’insorgenza di dubbi circa la continuità aziendale della società».

Il comunicato sul sito dell’azienda

Due le cifre più importanti: «al 30 settembre Bialetti Industrie Spa registra una liquidità di 520 mila euro e un indebitamento di 40 milioni». Di cui debiti per stipendi relativi ai dipendenti del gruppo non pagati per 590 mila euro.

Gli anni sono passati anche per l’intramontabile moka e per Bialetti

L’azienda ha dovuto reggere in tutti questi anni l’onda d’urto creata dal fenomeno delle cialde. Un fenomeno che ha di certo avuto un ruolo nella crisi degli ultimi anni, fino ad arrivare ai conti dell’ultimo semestre.

Il gruppo Bialetti ha riportato per una perdita di 15,3 milioni di euro

In peggioramento rispetto al rosso di 1,6 milioni riportato nello stesso periodo un anno prima. I ricavi consolidati nel periodo sono stati pari a 67,3 milioni. In flessione del 12,1% rispetto ai 76,6 milioni del medesimo periodo del 2017.

«Il risultato – si legge nel comunicato del gruppo – risente principalmente della generale contrazione dei consumi registratasi sul mercato interno ed estero. Nonché della situazione di tensione finanziaria. La stessa che ha poi determinato ritardi nell’approvvigionamento, nella produzione e nelle consegne di prodotti destinati alla vendita.

Sia nel canale retail che nel canale tradizionale, lasciando inevasi significativi quantitativi di ordini di vendita gia’ acquisiti in quest’ultimo canale». Lo scorso 10 ottobre la società aveva annunciato che il fondo Och-Ziff Capital investirà in Bialetti 35 milioni di euro nel contesto di una ristrutturazione del debito.

 

CIMBALI M2
  • Brambati

Ultime Notizie

  • Water and more
  • Carte Dozio