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sabato 02 Novembre 2024
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Bergamo: per il gelato, seconda a livello nazionale, dopo l’Emilia Romagna

Per capire perché questo prodotto merita di essere tutelato, le parole del presidente del Gruppo Gelatieri Bergamaschi presso Ascom, Massimo Bosio

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BERGAMO – Il gelato è sicuramente uno dei cibi per cui la cucina italiana è famosa nel mondo. Ma in tutto lo stivale, un luogo nello specifico, sembra aver imparato l’arte meglio degli altri: Bergamo.

Per onorare e promuovere il gelato artigianale, il Parlamento Europeo ha istituito ufficialmente la Giornata Europea del Gelato Artigianale, che dal 2013 si festeggia ogni anno il 24 marzo.

Tra le motivazioni che hanno portato l’istituzione europea a promuovere questa iniziativa, una in particolare sottolinea come «tra i prodotto lattiero-caseari freschi, il gelato artigianale rappresenta l’eccellenza in termini di qualità e sicurezza che valorizza i prodotti agro-alimentari di ogni singolo stato membro».

Bergamo ha il gelato top

Per capire meglio di cosa si tratta e perché questo prodotto merita di essere tutelato, le parole del presidente del Gruppo Gelatieri Bergamaschi presso Ascom, Massimo Bosio.

Lui ha spiegato come dietro a questo alimento così popolare, si muove un segmento di cultura e di economia non indifferente. «Il mondo del gelato – spiega – è variegato e ha una storia importante a Bergamo.

Sia dal punto di vista degli artigiani del gelato sia come comparto produttivo di tutto ciò gravita attorno: macchinari, prodotti, elementi refrigeranti e arredi speciali.

Di fatto rappresentiamo la seconda filiera e, a livello nazionale come produttività.»

Secondi dopo l’Emilia-Romagna

«Nella nostra provincia si contano circa 200 gelaterie su tutto il territorio. Considerando poi, anche quelle che svolgono prevalentemente servizio d’asporto, le gelaterie con servizio al tavolo, e pasticcerie ampliate con con gelaterie».

Tutto l’anno. Un importante incremento dettato dal fatto che questo alimento, che nasce stagionale, ha trasformato la sua immagine. Fino a diventare disponibile e consumato durante tutto l’arco dell’anno.

Oltre il prodotto stagionale

«Tradizionalmente la primavera rappresentava il periodo dell’anno in cui ripartivano questo tipo di esercizi, dopo la lunga pausa invernale. – aggiunge Bosio.

– Lo sforzo che tutto il comparto ha fatto nel caos degli anni, e continua a fare, è valorizzare il gelato non solo come momento ludico o di gratificazione ma anche come alimento in sé.

Essendo in termini nutrizionali, un cibo equilibrato valido sia per i bambini sia per le persone anziane. Oltre, ma questo già si sa ad essere veramente appetitoso».

Il Nord Europa

Qui, paradossalmente, il consumo è molto più elevato rispetto all’Italia e dove è inserito quasi quotidianamente nel menù.

Migliora la qualità. «Inoltre – sottolinea con entusiasmo Bosio – il gelato non è esente dalla competizione di mercato, e come in tutti gli altri settori continua a progredire in termini qualitativi.

Oggi, il gelatiere artigianale è molto attento a questo aspetto di competizione che non si trasforma in una gara alla riduzione dei costi.

Al contrario, diventa una scrupolosa e attenta ricerca dell’ingrediente migliore

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