MILANO — Tra le tante virtù del tè ci sarebbe anche quella di avere un effetto protettivo nei confronti del glaucoma. Lo spiega Stefania del Principe in un articolo pubblicato sul Diario del Web che vi proponiamo di seguito.
Buone notizie sul fronte glaucoma? Forse sì. Secondo una recente ricerca, infatti, il problema si potrebbe prevenire o tenere sotto controllo grazie al consumo giornaliero di tè.
Da una certa età in poi, infatti, il rischio diviene sempre più alto, ma pare si possa abbatterlo grazie a questa bevanda millenaria.
La prevenzione è fondamentale perché i pazienti affetti da glaucoma rischiano di vedere ridursi la vista fino ad arrivare alla cecità più totale. Ecco i risultati dello studio pubblicato sul British Journal of Ophthalmology.
Una malattia silenziosa
Il problema principale del glaucoma è che si tratta di una patologia silenziosa di cui spesso non si è a conoscenza se non quando si arriva a uno stadio avanzato. In tali casi il rischio cecità aumenta vistosamente. È importante sottolineare che non si tratta di un problema che riguarda solo le persone anziane ma si può anche presentare nei bambini o, addirittura, nei neonati. I dati ci dicono che in tutto il mondo quasi sessanta milioni di persone soffrano di glaucoma.
Lo studio
Durante lo studio, alcuni ricercatori statunitensi, hanno preso in esame i dati relativi a un sondaggio condotto nel 2005-2006 che coinvolgeva oltre 1.678 partecipanti di età superiore ai 40 anni. Per ognuno di loro, gli studiosi avevano a disposizione i più recenti esami oculistici. Gli scienziati hanno così cercato di ricostruire la storia del paziente inclusi i consumi abituali di alcune bevande tipiche come il caffè, il tè caldo o tè freddo e le bibite analcoliche. Dai risultati è emerso che i partecipanti affetti da glaucoma non mostravano alcun legame tra il tè freddo, le bevande o il caffè (decaffeinato o normale). Però pareva esserci una stretta relazione con la dose di tè caldo consumato.
Riduzione del 74%
I dati hanno quindi evidenziato che le persone che consumavano spesso il tè caldo, assistevano a una riduzione del rischio pari al 74%. «In sintesi, le persone che consumavano tè caldo avevano meno probabilità di avere una diagnosi di glaucoma rispetto a coloro che non consumavano tè caldo», scrivono gli autori.
Merito degli antiossidanti
Probabilmente, asseriscono gli scienziati, il motivo è dovuto alla presenza di alcuni composti vegetali come i flavonoidi e altri antiossidanti che potrebbero svolgere un effetto protettivo. Anche se è un vero enigma il fatto che il tè freddo non produca gli stessi effetti. Tuttavia, i ricercatori ammettono che sono necessari ulteriori studi a conferma di tale tesi. «I bevitori di tè dovrebbero sentirsi a proprio agio nel bere il tè, ma dovrebbero rendersi conto che i risultati sono preliminari e bere il tè non può prevenire il glaucoma», ha dichiarato Anne Coleman, co-autrice della ricerca dell’Università della California a Los Angeles.
Prudenza
«Assolutamente nulla è provato o persino fortemente evidenziato – lo studio è fortemente limitato», ha asserito Melanie Hingorani del Royal College of Ophthalmologists. Inoltre ricorda che tutte le persone di età superiore ai 40 anni dovrebbero fare controlli specifici ogni due anni e in maniera più frequente se si soffre di malattie metaboliche. Nel caso venisse rilevata la patologia, «il glaucoma può essere affrontato – anche se non invertito – con gocce o altri trattamenti». Dello stesso avviso è Naveed Sattar, professore di medicina metabolica presso l’Università di Glasgow: «Non direi in alcun modo che ciò provi che bere il tè previene il glaucoma». Lui consiglia di migliorare lo stile di vita generale e ridurre il rischio di malattie correlate come il diabete.
Ricordiamo, infine, che un recente studio [1] ha mostrato alcune evidenze grazie a un test condotto su modello animale, il quale collega la salute dell’occhio con le catechine del tè verde.
Stefania del Principe
[1] J Agric Food Chem. 2010 Feb 10;58(3):1523-34. doi: 10.1021/jf9032602. Green tea catechins and their oxidative protection in the rat eye. Chu KO1, Chan KP, Wang CC, Chu CY, Li WY, Choy KW, Rogers MS, Pang CP.