domenica 22 Dicembre 2024
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Bere caffè riduce il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson

Victor Dieriks, ricercatore primario presso la facoltà di Scienze mediche e della salute dell'Università di Auckland: "Durante la mia ricerca, ho appreso che le persone che bevono espresso hanno meno probabilità di sviluppare il morbo di Parkinson. Questa relazione inversa tra il consumo di caffeina e lo sviluppo della malattia è stata testata per la prima volta nel 1975. Da allora, altri studi clinici hanno documentato miglioramenti nei deficit motori nei pazienti di Parkinson che bevono caffè"

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Il dottor Victor Dieriks, ricercatore primario presso la facoltà di Scienze mediche e della salute dell’Università di Auckland, espone il motivo che lo ha spinto a bere caffè nonostante la bevanda non sia di suo gradimento: la spiegazione risiede sui benefici che una tazza di espresso dona a chi la consuma. Diversi studi hanno dimostrato che i bevitori di caffè hanno una minore probabilità di incorrere nel morbo di Parkinson. Leggiamo di seguito le considerazione del dottor Dieriks nella prima parte dell’articolo pubblicata sul portale Ideasroom.

I benefici del caffè

“Quando mi sono trasferito dal Belgio alla Nuova Zelanda 12 anni fa, sono rimasto sorpreso dalla vasta presenza delle caffetterie. Mia moglie adora il caffè in ogni sua forma, perciò è rimasta stupita dalla gamma di scelte che le si parava davanti.

Ho imparato presto che la cultura del caffè in Nuova Zelanda è più di un modo per ottenere una dose di caffeina: si tratta di una vera e propria esperienza sociale. I kiwi (nome che indica la popolazione neozelandese) si incontrano spesso per una tazzina nei bar, ma il rituale è fortemente radicato persino nella cultura del lavoro.

Il caffè gioca un ruolo centrale nella vita delle persone, il che è fantastico quando lo si beve volentieri, ma purtroppo non è questo il mio caso: le poche volte che l’ho provato, ho trovato un sapore troppo amaro e il retrogusto mi rimaneva in bocca per ore.

Recentemente ho cambiato idea. Ho seguito la scienza dei benefici per la salute del caffè. Sono un neuro scienziato che studia gli effetti precoci del morbo di Parkinson, un disturbo degenerativo che colpisce il sistema nervoso e causa problemi di movimento”.

Un valido alleato contro il Parkinson

“Il Parkinson si verifica quando i neuroni responsabili della produzione di dopamina muoiono. La dopamina è un importante neurotrasmettitore coinvolto nel movimento e nella memoria, che consente di provare piacere, soddisfazione e motivazione. Quando i livelli di dopamina diminuiscono, le persone con la malattia di Parkinson sperimentano tremori, rigidità e difficoltà di coordinazione ed equilibrio. Possono anche avere problemi a parlare, perdere l’olfatto e sperimentare problemi a dormire.

Durante la mia ricerca, ho appreso che le persone che bevono caffè hanno meno probabilità di sviluppare il morbo di Parkinson. Questa relazione inversa tra il consumo di caffeina e lo sviluppo della malattia è stata testata per la prima volta nel 1975. Da allora, altri studi clinici hanno documentato miglioramenti nei deficit motori nei pazienti di Parkinson che bevono caffè”.

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