Lo sanno in moltissimi. Molto spesso l’emicrania si acuisce nel weekend per i cambi di ritmo che riducono il livello di cortisolo e provocano un cosiddettoo effetto di rimbalzo: ciò può dipendere dal fatto che nei giorni di riposo si consumino meno caffè, bevanda che protegge dal sintomo. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Io Donna.
Il caffè come antidoto al mal di testa
MILANO – Cefalea o emicrania, il weekend è una strettoia per chi soffre di mal di testa. Nel caso della prima patologia, il rischio è svegliarsi con un cerchio alla testa che non se ne va e una sensazione di stordimento.
Più impegnativa l’emicrania: “Il dolore al capo è fortissimo in questo caso, a volte pulsante, e invalidante, tanto da mandare a monte i piani della giornata e può manifestarsi con nausea, vomito, fastidio agli odori, suoni e luce” spiega Paolo Calabresi, direttore dell’unità operativa complessa di neurologia dell’Ospedale Gemelli di Roma.
In entrambi i casi, all’origine ci può stare il brusco cambio di ritmo, spiega Calabresi, “che riduce il livello di cortisolo e provoca un effetto rimbalzo” in chi accumula stress da lavoro durante la settimana e poi stacca la spina.
Ma di testa: le concause sono a volte inaspettate
Dice Calabresi: “Per esempio, il mal di testa può dipendere dal fatto che nel weekend si bevano meno caffè e quindi si assuma meno caffeina, che protegge dal sintomo; si mangino cibi più speziati e salati, e si bevano più alcolici; che si vada a dormire molto più tardi e si riposi meno ore” dice il neurologo.
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