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lunedì 04 Novembre 2024
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Bazzara presenta il payoff Italian Coffee Heritage a Trieste

Tra i punti chiave che hanno portato alla scelta del messaggio si trovano temi importanti come: il patrimonio culturale ed editoriale; la divulgazione e la conoscenza; la storia aziendale; l’italian passion e inevitabilmente il sacro patrimonio del made in Italy a cui traggono ispirazione il bello, il buono, ben fatto e artigianale; le radici culturali e familiari, ma anche l’autorevolezza e la reputazione che la famiglia è riuscita a costruirsi nel tempo con passione e professionalità

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TRIESTE – Sarà la Triestespresso Expo – importante fiera internazionale sulla filiera della caffè che quest’anno si terrà in città dal 27 al 29 ottobre – il palcoscenico per la presentazione del nuovo payoff Bazzara Italian Coffee Heritage. Un payoff che custodisce tre concetti chiave (italianità, caffè, eredità) racchiudendo il senso di anni di ricerca dell’eccellenza, la passione, tipicamente italiana.

Con importanza al lavoro svolto non solo per la crescita aziendale ma anche per lo sviluppo culturale della grande “comunità del caffè” alla quale la torrefazione appartiene.

Italian Coffee Heritage è l’unione di tutti gli elementi chiave dell’identità Bazzara, ben radicata nei principi familiari e nelle consuetudini del buon vivere italiano di qualità che attraverso il semplice e complesso rito del caffè espresso italiano rinnova quotidianamente le fondamenta di un modo di essere divenuto patrimonio collettivo.

Tra i punti chiave che hanno portato alla scelta del messaggio si trovano temi importanti come: il patrimonio culturale ed editoriale; la divulgazione e la conoscenza; la storia aziendale; l’italian passion e inevitabilmente il sacro patrimonio del made in Italy a cui traggono ispirazione il bello, il buono, ben fatto e artigianale; le radici culturali e familiari, ma anche l’autorevolezza e la reputazione che la famiglia è riuscita a costruirsi nel tempo con passione e professionalità.

Italian

Tra le parole italiane più usate all’estero? Espresso e cappuccino. Ecco perché il termine Italian esalta lo spirito del Bel Paese e l’orgoglio della nostra penisola, rimarcandone l’identità culturale come valore condiviso e l’essenza del buon vivere emulate in tutto il mondo, tra queste quello di gustare un buon espresso: una storia di emozioni radicate nel tempo che raccontano il percorso svolto per portare al di fuori dei confini nazionali il nostro concetto di lifestyle. Oggi il made in Italy rappresenta infatti un bene immateriale da salvaguardare.

Coffee

Immancabile, il caffè rappresenta il core business dell’azienda, il cuore e il senso del lavoro dei Bazzara che, grazie alla tradizione artigianale tramandata nel corso degli anni di generazione in generazione, trasmettono la loro dedizione aspirando a creare qualcosa di unico e raro con un caffè in grani ancora torrefatto lentamente.

Da sempre la famiglia Bazzara seleziona le migliori varietà di Arabica e Robusta per offrire tutti i giorni un caffè di qualità.

Heritage

Infine il concetto di Heritage che indica un tributo alla secolare eredità italiana come patria del rito del caffè espresso dove è nata la miscela e la macchina da caffè: per fare qualche esempio, le prime invenzioni e i primi brevetti delle macchine per espresso risalgono alla fine del XIX secolo, le prime tracce dell’uso di miscelare e le tostature differenti di chicchi di caffè al 1845.

Il caffè espresso è una tradizione culturale prettamente italiana che include pratiche comunitarie, abitudini sociali, tecnologia, capacità artigiane, profondamente radicate nell’identità nazionale. Una pratica che quotidianamente unisce ogni italiano. Le abitudini di consumo dell’espresso raccontano storie, per un italiano è quasi impossibile rinunciare all’offerta di un caffè o terminare un pasto senza l’espresso.

È ritenuto il modo migliore per iniziare una giornata, ritrovare energia, ricaricarsi e anche fare una pausa e rilassarsi, è qualcosa da offrire con piacere ad altre persone.

Un’eredità importante – quella del rito del caffè espresso italiano- adesso candidata a diventare patrimonio immateriale dell’umanità Unesco: basta un clic per promuovere la nostra preziosa tradizione italiana, una missione a cui la Bazzara aderisce anche come socio al Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale dal 2021.

Ma l’eredità di questo importante patrimonio parte anche dalla città di Trieste. La sua posizione strategica, punto di unione e crocevia di popoli, ha accresciuto maggiormente il prestigio della città nei secoli.

Per decenni Trieste è stata un punto di incontro e smercio per tutta l’area Balcanica e Mitteleuropea, la connessione diretta e l’apertura a diverse culture, assieme alla presenza di un promettente porto commerciale, ha garantito e continua a incentivare lo scambio di idee ed esperienze che ha avvalorato l’identità della città classificandola come capitale italiana del caffè.

Trieste vanta tradizioni secolari grazie alla sua cosmopolita fioritura culturale e commerciale. Tra i prodotti simbolo immancabili i chicchi di caffè che centinaia di acquirenti negli anni sono venuti ad acquistare presso il competitivo scalo marittimo e i magazzini dopo l’istituzione del Porto franco nel 1719.

Il crescente traffico delle prime navi che iniziano a trasportare abbondanti carichi di caffè verde la trasformano, sin dall’Ottocento, in fulcro dell’industria caffeicola. Da queste fondamenta sono nate aziende ora conosciute in tutto il mondo, esempi di imprenditoria e di passione, che hanno consolidato la città come centro di eccellenza riconosciuto a livello mondiale, sia a livello scientifico, sia come punto di riferimento per il caffè perché è presente l’intera filiera dove importatori, spedizionieri, torrefattori ed aziende specializzate operano in modo integrato.

La Bazzara celebra in questo modo i 300 anni di storia caffeicola nella capitale italiana del caffè e allo stesso tempo vuole onorare la tradizione familiare e artigianale che trae le sue origini nel 1937. Scavando indietro nel tempo è stata infatti scoperta un’eredità con radici profonde. La storia dei Bazzara inizia oltre 80 anni fa, una torrefazione di caffè a conduzione familiare nata da una storica bottega triestina di caffè del 1937 rilevata dal fondatore Dionisio Bazzara nel 1966.

Dionisio Bazzara decise di realizzare il suo sogno rilanciando “La Brasiliana – Industria Triestina del Caffè”, trasformandola da torrefazione a una gestione locale con vocazione all’export, in seguito sviluppata dai figli Franco e Mauro Bazzara in un brand riconoscibile con un’identità precisa. È avvenuto il cambio nome del brand e ad essere scelto è stato proprio il cognome della famiglia per portare avanti una lunga e antica tradizione a cui i titolari sono molto più che legati.

Bazzara oggi

La torrefazione che noi oggi conosciamo è a conduzione familiare, ma continua ad avere anche un’identità da condividere con tutti gli stakeholders aziendali attraverso una rete di conoscenze ed esperienze che mirano ad accrescere la consapevolezza di tutti gli attori impiegati nella filiera.

Le radici della Bazzara sono ben ancorate a schemi e pensieri tradizionali, ma al contempo si affacciano verso scenari internazionali innovativi. Il passo viene mantenuto con le nuove tendenze e senza mai perdere di vista il proprio focus: trasformare con arte un prodotto con dedizione, estro e passione.

Per la Bazzara caffè significa piacere, appartenenza, tradizione, storia e cultura. L’idea che la torrefazione si ponga come promotrice della cultura caffeicola italiana sotto diversi aspetti definisce la scelta del payoff, grazie anche al retaggio artigianale e lavorativo tramandato e soprattutto nella veste di collante della comunità grazie all’organizzazione di attività a beneficio dell’intera filiera caffeicola.

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