MILANO – Barry Callebaut, il numero uno mondiale della produzione di cioccolato, ha chiuso il primo semestre dell’esercizio 2011/12, chiuso a fine febbraio, con un utile in flessione del 18% (-11,3% in monete locali) a 101,16 milioni di euro (121,8 milioni di franchi). Una brutta notizia per la Borsa di Zurigo che ieri, dopo l’annuncio, ha fatto scendere il titolo del 2,54 per cento. In una nota diffusa ieri alla stampa, il gruppo che ha la sede centrale a Zurigo spiega tale performance con una diminuzione del risultato operativo Ebit, i ricavi prima delle imposte, del 12,5% (-5,5% in monete locali) rispetto al primo semestre 2010/11, a 175,1 milioni. A ciò si sono aggiunti costi finanziari più elevati nell’ambito di un prestito obbligazionario dell’estate 2011 e una situazione fiscale meno favorevole.
Barry Callebaut: a livello di gruppo, i ricavi sono progrediti del 3%
(+10,4% in monete locali) nel periodo in esame a 2,05 miliardi di euro (2,48 miliardi di franchi svizzeri). In crescita anche il volume delle vendite: +6,7% a 699.058 tonnellate. Per l’esercizio 2011/12, Barry Callebaut conferma gli obiettivi di crescita sull’arco di 4 anni (2009/10 al 2012/13), ossia un aumento dei volumi delle vendite del 6-8% in media e un risultato Ebit in monete locali perlomeno in linea con la crescita del volume.