MILANO – Eiettarsi da un aereo da caccia pare non sia cosa da poco: chi l’ha provato ha poi parlato di un’esperienza al limite, da augurarsi non si ripeta, malgrado esista un club che raccoglie gli aviatori eiettatisi, gestito dalla Martin-Baker (una delle principali aziende produttrici dei seggiolini d’emergenza) e che ad oggi conta oltre 5 mila membri.
Ma nel caso in cui atterri in una zona ostile o, peggio ancora, finisca in acqua inseguito a splash-down, il militare come si salva?
Giubbetto salvagente, strumenti per comunicare la posizione e qualcosa che protegga dall’ipotermia sono le dotazioni più importanti, alle quali si aggiunge il cioccolato che, nel caso della nostra Aeronautica Militare, è una barretta galleggiante e altamente energetica, prodotta da decenni dalla ICAM di Lecco.
Storia
“Il legame fra l’azienda e le Forze Armate risale alla II Guerra Mondiale, come forma di riconoscenza del patron della società verso un generale che lo aveva soccorso in Russia; legame materializzatosi nella fornitura di barrette di cioccolato per le Razioni K.
Poi, con la sospensione della leva obbligatoria, l’unica commessa rimasta è con l’Aeronautica Militare” spiega il vice presidente di ICAM, l’ingegner Plinio Agostoni.
La barretta Altamente energetica (270 calorie x 50 grammi), puro cioccolato fondente e un’incarto di colore paglierino con scritta rossa: una chicca, vintage, degna degli estimatori di Willy Wonka che sperano di trovare il biglietto vincente nella confezione.
Ma lo standard aeronautico richiede un requisito fondamentale: galleggiabilità. In effetti, se si finisce in mare e, per giunta, con poca luce bisogna avere tutto sotto controllo e che il pasto “navighi” sotto gli occhi è una gran cosa, almeno non è necessario affannarsi a cercarlo.
Ecco perché la “survival bar” di ICAM è impacchettata con una bolla d’aria all’interno che le permette di restare sul pelo dell’acqua.
“In verità – continua il vice presidente – non vendiamo quella confezione al pubblico che, però, nel nostro outlet si può trovare 270 calorie x 50 grammi L’Atletico, variante ‘civile’ fabbricato con una ricetta simile e con medesimo incarto, eccetto per la galleggiabilità“.
Combat Food Ration
Per quasi 70 anni, nelle razioni italiane (nel 2015 oggetto di una mostra alla Triennale di Milano e a Expo) il cioccolato militare ICAM è stato presente, sopravvivendo al mutare delle esigenze logistiche e di approvvigionamento e conquistando una certa fama, condivisa solo con l’ altra “leggenda” del pasto del soldato: il tortellino in scatola.
Sì avete capito bene, pasta in scatola, un orrore per noi italiani, un’abitudine per i tedeschi visto che in Germania è da anni sui banchi dei supermarket.
Quanto al resto della Combat Food Ration (minestra e carne in scatola, caffè e cappuccino solubili) si tratta di cibo piuttosto comune, al quale ricorrono anche single incalliti e universitari.
Oggi la survival bar è un pezzo di tradizione italiana, nonché sinonimo di una qualità che, secondo Agostoni “non garantisce un margine di guadagno capace di incidere in modo considerevole sul fatturato complessivo dell’azienda; tuttavia, si continua a produrla sia per affetto sia per tradizione, sia perché sapere di dotare una Forza Armata è, senza alcun dubbio, gratificante dal punto di vista professionale”
Marco Petrelli