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venerdì 22 Novembre 2024
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Baristi anti Coronavirus: pulizia, professionalità e un sorriso mai come ora fanno la differenza

"Ora come mai è il momento di farlo, di essere professionisti e remare tutti nella direzione giusta per superare anche questa onda: perché noi diciamo sempre «i baristi non mollano mai».

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MILANO – Per il Coronavirus non stanno soffrendo soltanto i locali della movida milanese. No. Si soffre in tutta Italia. Ci ha scritto ieri qualche riga affettuosa e accorata una barista bolognese. Ve le proponiamo integralmente. È una testimonianza in diretta. Una sferzata agli speculatori, a certi media e anche ai politici…

di Cristina Caroli – Aroma – Bologna

BOLOGNA – Il bar, la caffetteria, i baristi sono da sempre baluardo di una incrollabile tradizione che ci distingue nel mondo.

Un luogo di consumo quotidiano, di aggregazione e incontro, dove iniziare la giornata, dove incontrare amici e colleghi.

Un luogo diventato improvvisamente, con altri luoghi di ristorazione e di svago, ostile, un possibile ambiente in cui essere contaminati e in cui muoversi con spasmodica tensione allontanandosi cautamente dagli altri avventori.

Le notizie amplificate e perfino distorte dai media, fino ad autoinfliggere un danno totale, in merito ai casi di influenza (perché va ricordato che non stiamo parlando di Ebola o Vaiolo), stanno aprendo ferite economiche e sociali incommensurabili al nostro Paese tutto.

Drammatiche sono le conseguenze per tante piccole imprese di ristorazione e somministrazione, spesso familiari, già da anni al limite della resistenza e senza alcun ammortizzatore sociale.

Ognuno, ovviamente, sente su di se le conseguenze nel quotidiano di tutto ciò, grandi e piccole imprese, privati e questa non è una gara, è solo un punto di vista.

Locali desertificati, con colleghi della ristorazione che stanno chiudendo per limitare il danno economico delle derrate andate in malora, in attesa che l’onda passi, chissà quando.

Nella maggior parte i bar, restano aperti per ora, anche se con cali draconiani del fatturato.

Si sono avute giornate per alcuni a meno 70% di fatturato.

In tutto questo, da baristi ,cerchiamo ancora di più di creare un luogo sicuro, applicando le direttive e utilizzando idonee procedure di pulizia, profilassi personale di igiene e comportamento: parliamoci chiaro, è importantissimo.

Questo è un’aspetto che non va mai sottovalutato e ora più che mai può fare la differenza.

Maniglie, porte, servizi, bancone e tavolini, nonché vasellame e cucchiaini, tutto va sanificato in continuazione e mantenuto in condizioni di scrupolosa pulizia.

L’igiene personale aumentata ancor più con lavaggi frequentissimi alle mani.

Ma ancor più e oltre a tutto questo, per quanto ci riguarda, sentiamo fortissimo il compito di infondere tranquillità e piacere dello stare con gli altri a tutti coloro che entrano nel locale.

In questi giorni crediamo che abbiano un valore in più la conversazione, il sentirsi uguali in un momento difficile: sentiamo ancora più forte la responsabilità accogliere tutte le persone con considerazione e mai come una minaccia, di dare loro un momento di piacevolezza, di rispetto e un sorriso.

Niente di diverso dal dovere/piacere di fare il proprio lavoro con responsabilità, professionalità e amore come da tanti anni facciamo.

Ma in tempi cupi, alcune semplici voci del decalogo del buon barista, acquistano un peso e valore diverso.

Il nostro è un lavoro speciale, in pochi minuti possiamo dare un senso diverso alla giornata di una persona, una iniezione di positività.

Ora come mai è il momento di farlo, di essere professionisti e remare tutti nella direzione giusta per superare anche questa onda: perché noi diciamo sempre “i baristi non mollano mai”.

 

 

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