RIVOLTA D’ADDA (Cremona) – Ad esser influenzato dal Coronavirus anche uno dei riti più cari agli italiani: quella dell’espresso consumato al volo sul balcone dei bar. La celebre “medicina” da buttar giù di fretta tra casa e lavoro, con una mezza parola scambiata all’operatore che si agita tra mille ordinazioni adesso è in via d’estinzione. Un’abitudine tricolore che, per evitare il contagio, che sta conoscendo una profonda crisi. C’è chi non può rinunciarvi: ma ecco che il prezzo della tazzina sale improvvisamente ben oltre l’euro. Infatti, costa una denuncia. Ecco il caso di un barista in provincia di Cremona che ha “sfidato la legge”, servendo come da consuetudine, l’espresso al banco. Leggiamo la notizia da giornaledeinavigli.it.
Barista fuorlegge: non sarà stato certo l’unico, non il solo
Ma è l’unico, per il momento, ad essersi “conquistato gli onori della cronaca”. Non è proprio facile la vita per i lavoratori ai tempi del Coronavirus: è il caso di un barista della provincia di Cremona, che è stato denunciato per aver violato l’ordinanza Coronavirus.
Lavoro ai tempi del Coronavirus
La sua colpa? Ha servito un caffè al bancone. Il che è proibito, in base alle disposizioni di Governo e Regione, che impongono ai locali pubblici diverse restrizioni, come che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro (il cosiddetto concetto di “droplet”, divenuta ufficialmente la parola della settimana).
Barista denunciato per violazione ordinanza
E così i Carabinieri di Rivolta d’Adda hanno denunciato il 41enne, nato e residente in paese, per avere somministrato bevande ai clienti direttamente al bancone, in contravvenzione con le disposizioni impartite dal punto “J” dell’ordinanza regionale datata 21 febbraio 2020 tendente al contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Codiv-19.