MILANO – I protagonisti dell’ospitalità italiana d’eccellenza si sono ritrovati a Milano, al Superstudio Più, per l’ormai consueta serata di premiazioni di Barawards, il premio alle eccellenze dell’ospitalità made in Italy promosso da Bargiornale in collaborazione con Dolcegiornale, Pianeta Hotel e Ristoranti. Una supergiuria di 110 esperti del mondo dell’ospitalità, insieme al voto on-line, ha decretato i 19 vincitori emersi tra le oltre 700 candidature di locali e professionisti: imprenditori e professionisti che hanno dimostrato grandi doti di resilienza e hanno continuato a investire e a lavorare per accogliere al meglio i propri ospiti.
Barawards: la caffetteria premia Milano e Pompei
Orsonero Coffee, insegna milanese dedicata agli specialty coffee “importata” dal Canada da Brent Jopson con la moglie (milanese) Giulia Gasperini, ha poco alla volta conquistato anche i palati milanesi, oltre a quelli degli stranieri in visita a Milano. Per Brent e Giulia il 2021 si caratterizza per un doppio traguardo: l’apertura di un secondo locale a Milano e, soprattutto, il Premio Cameo Professional Bar caffetteria dell’anno.
Premio Cameo Professional Bar Caffetteria dell’anno
1. Orsonero Coffee Milano
2. Milano Roastery Milano
3. Forno Brisa Bologna
4. Costadoro Social Coffee Factory Torino
5. Bar Affori Specialty Coffee Milano
6. Il Cafetero Milano
7. Cafezal Milano
8. Taste Coffee & More Treviso
9. Vecchio Caffè Giovinazzo (Ba)
10. Donminzoni 54 Wine – Spirits&coffee Santarcangelo di Romagna (Fc)
A vincere il Premio Bloom Specialty Coffee Barista dell’anno è di nuovo una donna. Dopo Serena Falcitano di Ditta Artigianale di Firenze, quest’anno sale sul gradino più alto del podio Paola Campana di Campana Bottega di Caffè Speciali di Pompei (Na), che dopo la laurea e una breve carriera nel marketing torna nell’azienda di famiglia e con il fratello Raffaele la trasforma in un presidio del caffè di qualità.
Premio Bloom Specialty Coffee Barista dell’anno
1. Paola Campana Campana bottega di caffè speciali Pompei (Na)
2. Brent Jopson Orsonero Coffee Milano
3. Simone Amenini Ditta Artigianale Firenze
4. Fabrizio Abrescia Farmacia Del Cambio Torino
5. Luigi Mastrodonato Cracco Milano
6. Dario Fociani Faro – Caffè Specialty Roma
7. Francesco Ferrante Caffè Concerto Paszkowski Firenze
8. Matteo Coco Caffeteca Forlì
9. Giacomo Vannelli Pasticceria Vannelli Camucia (Ar)
10. Valerio Vitiello Gran Caffè Secondigliano Napoli
Il premio per il Brand ambassador dell’anno coffee & more è, andato, meritatamente, a Chiara Bergonzi di Alpro, tra le figure di riferimento nel mondo della caffetteria per il suo instancabile impegno nel fare cultura per il caffè di qualità.
Premio Brand Ambassador Coffee&More dell’anno
1. Chiara Bergonzi Alpro
2. Davide Spinelli E&B Lab
3. Davide Cavaglieri Diemme Attitude
4. Marco Poidomani Caffè Moak, Odk
5. Francesca Surano Mondi Caffè
6. Gian Zaniol Brita Italia
7. Jessica Sartiani DM Italia
8. Jacopo Indelicato Julius Meinl
9. Vito Campanelli Essse Caffè
10. Matteo Beluffi Bel.co
A Roma, Milano e Napoli i campioni del cocktail
Il Premio Sanpellegrino Cocktail bar dell’anno va al Freni e Frizioni di Roma, nato come street bar e protagonista di una grande evoluzione nel segno della qualità sotto la guida di Riccardo Rossi mescolando, oltre ai cocktail, tanta arte contemporanea e una biblioteca piena di storie da scoprire.
Da Trastevere al Colosseo per il Premio Amaro Tosolini Bar d’albergo dell’anno.
Il The Court di Roma del luxury hotel Palazzo Manfredi, capitanato da Matteo Zed, premiato per il grande lavoro fatto a sostegno della bar industry locale nei mesi di lockdown con l’iniziativa solidale Roma 4 Roma e per la visibilità internazionale che ha saputo conquistare grazie a Better Together, serate con grandi ospiti internazionali.
Grandi nomi anche per il Premio Ice Cube Bar team dell’anno.
Assegnato alla squadra del Drink Kong capitanata da Patrick Pistolesi, già vincitore nella scorsa edizione di Barawards del premio per il Cocktail bar dell’anno, mentre il Premio Gamondi Bar manager dell’anno è andato ad Alex Frezza, mente de L’Antiquario di Napoli, angolo di eleganza e grande miscelazione nel cuore della città, protagonista di diverse edizioni del premio a conferma di una qualità di lavoro cresciuta costantemente nei sei anni di attività.
Doppietta per Flavio Angiolillo, poliedrico imprenditore della mixology milanese, che vince “in proprio” il premio Brand Ambassador Spirits&co dell’anno per la sua Dripstillery e piazza il suo ultimo locale, il Mag La Pusterla (il quinto di una galassia che comprende Mag Cafè, 1930 e altri), al primo posto nel Premio Barceló Bar rivelazione dell’anno.
Fa il bis Mattia Capezzuoli del Camparino in Galleria di Milano, che dopo aver vinto lo scorso anno il premio per il Bartender under 30 dell’anno quest’anno diventa “grande” e si aggiudica il Premio Roner Bartender dell’anno.
A succedergli nel Premio Campari Group Bartender Under 30 dell’anno è Andrea Pomo, trentino giramondo, che dopo l’esperienza dietro il bancone del Jerry Thomas Speakeasy di Roma si è recentemente lanciato in una nuova carriera da brand ambassador.
Sale finalmente sul gradino più alto del podio anche Lorenzo Antinori, beverage manager del Four Seasons Hotel Honk Kong, carica cui ha recentemente aggiunto quella di Beverage ambassador di tutti gli hotel della catena nella regione Asia-Pacifico: è lui il vincitore del Premio Keglevich Bartender italiano all’estero dell’anno.
I maestri del dolce ai Barawards
L’intraprendenza di Iginio Massari, il “volto” della pasticceria italiana, viene suggellata dal Premio Isa Bar Pasticceria/gelateria dell’anno: a vincerla la Galleria Iginio Massari di Verona, quarto punto vendita del maestro bresciano dopo Brescia, Milano e Torino.
Il Premio Callebaut Pasticcere/gelatiere dell’anno va… a un ristorante. A vincerlo è Mattia Casabianca, pastry chef del ristorante tristellato Uliassi di Senigallia (An). A testimonianza di quanto la pasticceria sia un elemento sempre più importante anche nell’alta ristorazione.
Milano al vertice della ristorazione nazionale
È Milano a dominare i premi alla ristorazione di Barawards 2021, aggiudicandosi tre vittorie su tre. Il Premio Diplomático Cuoco dell’anno va a Lorenzo Pesci, cui Fabio Pisani e Alessandro Negrini, insieme a Stefania Moroni, hanno affidato le redini di Aimo e Nadia BistRo, l’ultimo nato nella costellazione di locali che hanno creato a Milano, frutto di un felice connubio tra cucina contemporanea e design.
Un altro bistrot sale sul gradino più alto del podio per il Premio Ristorante rivelazione dell’anno: è il 28 posti di Milano, guidato dallo chef procidano Marco Ambrosino, che ha dato vita a un luogo dove ai valori della cucina contemporanea mediterranea di qualità si abbinano principi etici, sociali, ambientali.
Sostenibilità e stagionalità come parole chiave anche per il rinnovato Zelo, ristorante del Four Seasons Milano che si aggiudica il Premio Comte de Montaige Ristorante d’albergo dell’anno: la cucina, guidata dall’executive chef Fabrizio Borraccino, ha una forte impronta locale grazie al lavoro di ricerca e valorizzazione dei piccoli produttori.
I grandi fasti dell’ospitalità
Sono due nomi di primissimo piano i vincitori dei premi di Barawards 2021 riservati all’hotellerie, altro fondamentale tassello dell’ospitalità made in Italy. Il Premio Hotel dell’anno è andato a un gioiello dell’ospitalità italiana: il Villa Igiea di Palermo, splendida dimora liberty progettata da Ernesto Basile per la famiglia Florio, che il gruppo Rocco Forte Hotels ha riportato agli antichi fasti con un sapiente lavoro di restauro durato due anni.
Ad aggiudicarsi il Premio General manager d’Hotel dell’anno è Luca Finardi, artefice del successo del Mandarin Oriental Milan, diventato un punto di riferimento per l’hotellerie di lusso non solo milanese.
I prodotti premiati per l’innovazione
Storicamente Barawards è l’appuntamento dove vengono insigniti del Premio Innovazione dell’anno i prodotti/servizi più innovativi lanciati sul mercato italiano per il mercato del fuori casa nell’ultimo anno.
Nove i prodotti premiati nell’edizione Barwards 2021:
Alcolici: Tiramisù di casa, Distilleria Bonaventura Maschio (liquore dolce)
Superalcolici: Soero Gin, Soave (gin italiano prodotto con ingredienti naturali)
Soft drink & bevande analcoliche: Bibite frizzanti BioPlose, Fonte Plose (11 referenze, frutta bio)
Ready to drink: Mezzoemezzo Bitter Soda, Distilleria Nardini (bottiglietta monodose)
Preparati & garnish: Stillabunt Magic Velvet, Orsa Drinks (foamer 100% vegano da usare in sostituzione dell’albume d’uovo)
Food: Kaffee Tartellette Filigrano, Hug (tartellette pronte all’uso)
Attrezzature: i-Wall, Zerica (erogatore d’acqua microfiltrata da incasso)
Accessori: Innovative Bar Tools, Bv Holding (linea di bar tools disegnata da Bruno Vanzan)
A questi si aggiunge la Menzione speciale Green, per il prodotto a maggior contenuto di sostenibilità: ad aggiudicarsela è stata Restworld.it, piattaforma intelligente di matching per il lavoro realizzata dalla società benefit torinese Restworld.
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