domenica 22 Dicembre 2024
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Taveggia scrive un capitolo nuovo su Milano: finalmente la riapertura dello storico locale con la miscela Filicori Zecchini

La bellezza è la prima cosa che riempie gli occhi di chi era presente a questo avvenimento di ripartenza. L'insegna storica continua a raccontare il passato glorioso di questo posto senza tempo che ha rivelato la sua nuova - ma antica - immagine con l'arrivo dell'ora serale

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MILANO – Lo storico locale di Milano all’angolo di via Uberto Visconti di Modrone 2, il bar pasticceria Taveggia, ha riaperto le sue porte al pubblico di affezionati, dopo mesi di restauro per far risplendere un’attività che vanta una storia lunga di successo: grazie all’operazione instancabile e soprattutto alla passione dei gestori di un’altra pasticceria centenaria bolognese, Gamberini 1907, Alessio e Antonella Conti insieme a Paolo Maino, con il lavoro congiunto l’ex-Curtatone a Firenze e la Pasticceria Chieli, storica pasticceria di famiglia a Sansepolcro, con la società CMC srl, Taveggia torna finalmente al servizio dei cittadini più golosi. L’evento di apertura è stata l’occasione per ricordarsi che cosa può offrire una pasticceria che sempre si è distinta per la sua qualità. Con il profumo distintivo del caffè Filicori Zecchini, che dall’Emilia approda a Milano legandosi al nome Taveggia che diventa così la caffetteria di riferimento per il marchio di torrefazione bolognese.

In seguito a diversi cambi nella gestione e anche alcune vicissitudini giudiziarie che l’hanno vista anche fin troppo oggetto della cronaca, Taveggia ha dovuto abbassare le serrande per alcuni anni. Ma come una fenice, è risorta ora più forte dalle sue stesse ceneri, con l’intenzione di tornare al top tra i bar pasticcerie del capoluogo meneghino. Cappuccini, caffè -targato Filicori Zecchini in espresso, il blend Kavè -, pasticceria, di nuovo i felici protagonisti di questo piccolo gioiello milanese. Un lavoro che coinvolge circa 19 dipendenti (un’impresa trovare il personale, in particolare per le sedi di Bologna e di Firenze, meno per l’avventura milanese appena avviata).

Da sinistra: Alessio Conti, Paolo Maino e Antonella Conti

Taveggia dal 1909 addolcisce il palato dei milanesi

Fondata nel 1909 da Fermo Taveggia, presto Taveggia da piccolo forno tra i Caselli di Porta Venezia, si è evoluto in un bar-pasticceria. Nel 1930 il salotto milanese è stato trasferito negli attuali locali, caratterizzati dal marmo, cristalli, un bancone in legno che riscalda l’atmosfera per i clienti – anche celebri, come è stato il caso della cantante Maria Callas e la sua rivale Renata Tabaldi -. Spiccano dietro al banco, una Faema President a tre gruppi e un macinadosatore Faema Mc99.

L’iconico banco bar di Taveggia (foto concessa)

La bellezza è la prima cosa che riempie gli occhi di chi era presente a questo avvenimento di ripartenza. L’insegna storica continua a raccontare il passato glorioso di questo posto senza tempo che ha rivelato la sua nuova – ma antica – immagine con l’arrivo dell’ora serale.

E adesso la riapertura all’ora dell’aperitivo

E a consegnarsi allo sguardo degli ospiti testimoni di questo nuovo inizio, il frutto di un restauro che ha curato tutti i dettagli, e ha saputo mantenere intatto, valorizzandolo, l’antico splendore: il marmo continua ad affascinare con la sua superficie lucida, così come trionfa ancora il bancone e la boiserie. Il caffè servito nel locale rinnovato, Filicori Zecchini.

Un’altra prospettiva del banco bar Taveggia (foto concessa)

L’eleganza è la cifra stilistica di Taveggia ancora adesso nel 2022, conservandone la classica immagine in una nuova offerta dolce: la storia del locale si esprime ancora nell’iconico budino di riso profumato alla vaniglia, così come la tradizione della pasticceria milanese che ancora trionfa in vetrina, senza però rinunciare all’innovazione.

La vetrina dell’arte pasticcera (foto concessa)

L’esperienza di di Alessio e Antonella Conti e Paolo Maino, con contaminazioni internazionali è ben visibile nella presentazione stessa dei prodotti, che dal loro confezionamento sino alla loro esposizione, sono studiati per attirare di nuovo la clientela del Taveggia.

Dalla colazione all’aperitivo, Taveggia ritorna in grande

Una delle salette del Taveggia (foto concessa)

La parte della caffetteria e pasticceria si traduce in un menù alla carta che comprende una ricca colazione sia dolce che salata a lievitazione naturale. Tutta la giornata è compresa nell’offerta di Taveggia.

Un giardino al piano inferiore, è stato progettato come spazio dedicato ai momenti di pausa, con una proposta per pranzo e cena di assaggi legati alla tradizione italiana, ideale per gli incontri di business che necessitano di tranquillità. Il verde fa respirare ad ampi polmoni, mentre ci si gode il buon cibo.

taveggia
Al piano inferiore, si apre uno spazio verde (foto concessa)

La Storia della CMC srl

Nel 1948, Luisa e Raffaello Chieli aprono un piccolo laboratorio di pasticceria a Sansepolcro, una laboriosa attività che coinvolge tutta la famiglia e che viene ereditata dalla figlia Rosangela, che presto ingrandisce e apre un punto vendita. Alessio ed Antonella Conti, figli di Rosangela, crescono in pasticceria;

Antonella si allontana per un po’, conclude gli studi di Lettere e poi torna. Alessio, pasticcere autodidatta, nel 1999 decide di partire per Milano e si ritrova da Cova, dove incontra Paolo Maino, maestro credenziere, formatosi con il maestro Luciano Vismara al Sant’Ambroeus, la più antica e importante pasticceria di Milano.

Qui i due maturano, come pasticceri e anche nella gestione, imparando a soddisfare una clientela esigente ed abituata al meglio. Poi Alessio si rimette in viaggio, fa consulenze ed esperienze all’estero, curioso e costantemente desideroso di mettersi alla prova. Al rientro, insieme alla sorella Antonella e all’amico Paolo Maino, costituisce la CMC srl con cui i tre gestiscono la pasticceria di Sansepolcro e rilevano il primo locale storico: Gamberini 1907, la più antica pasticceria di Bologna e Locale Storico d’Italia dal 2006.

Nel settembre 2020, in piena pandemia, aprono una sede a Firenze nei locali dell’ex Curtatone, storico locale del capoluogo toscano, a lungo chiuso. Ed è la fascinazione per i locali storici che nel 2021 li porta a compiere l’ennesimo atto di coraggio e rilevare il Bar Pasticceria Taveggia, che riapre a maggio 2022 dopo lunghi mesi di restauro.

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