MILANO – Inizia l’anno del cavallo per la comunità cinese, che si prepara a festeggiare il Capodanno previsto per venerdì 31 gennaio. Una festa che riguarda anche i numerosi imprenditori cinesi che vivono e lavorano in Italia.
Sono quasi 43.500 le imprese individuali con titolare cinese attive nel nostro Paese nel 2013 e crescono del 5,5% rispetto al 2012 e dell’11,1% in due anni. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al terzo trimestre 2013, 2012 e 2011 relativi ai titolari di impresa individuale.
La comunità cinese è al terzo posto nella classifica degli imprenditori stranieri attivi in Italia, dopo marocchini e rumeni, e pesa per l’11,3% sul totale delle imprese straniere. La Toscana da sola concentra il 21,4% dei piccoli imprenditori cinesi, seguita da Lombardia (18,8%), Veneto (11%) ed Emilia Romagna (9,4%).
Le imprese individuali cinesi sono concentrate in tre settori: il commercio (18.792 imprese, 43,3% del totale), le attività manifatturiere (16.154, 37,2%) e i ristoranti, bar e alberghi (4.866, 11,2%).
Ma sono le attività di servizi quelle che crescono di piu’ (+39,7%), passando da 1.619 piccole imprese attive nel 2012 a circa 2.300 nel 2013, seguite da ristoranti e bar (+13,9%).
Prato è la provincia italiana con più imprenditori cinesi (4.669, il 10,7% del totale nazionale). A seguire, Milano (4.330, 10%), Firenze (3.627, 8,3%) e Roma (2.903, 6,7%). Napoli è quinta con quasi 2mila imprese.
Le attività manifatturiere cinesi si concentrano tra Prato (23,2% del totale nazionale) e Firenze (17,3%), il commercio tra Roma (11,3% italiano) e Napoli (9,7%), mentre hanno sede a Milano il 23,8% delle attività di bar, ristoranti e alberghi e il 29,6% delle attivita’ di servizi alla persona, tra riparazioni varie, lavanderie, parrucchieri, centri estetici e massaggi.
Se in media in Italia l’imprenditoria cinese cresce tra 2012 e 2013 del 5,5%, le province di Pordenone, Siena, Arezzo, Rieti, Sondrio e Biella registrano crescite superiori al 20% un anno.
Tra le province maggiori, invece, aumenti del +8,1% a Firenze, +7% a Bologna, +6,4% a Milano, +6,3% a Roma, +5,5% a Torino, +5,3% a Prato