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venerdì 22 Novembre 2024
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Bar e ristoranti a Venezia, il Comune: “Stop a nuove aperture a Murano e Burano”

Se da un lato a comandare è il libero mercato - tanto più in una città che del turismo ha fatto la sua prima economia - dall’altro lo stravolgimento del tessuto sociale ed economico è sotto gli occhi di tutti

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L’assessorato al commercio guidato da Sebastiano Costalonga prevede una replica di quanto già pensato nel 2018 per Venezia: stabilire una data oltre la quale non è più possibile presentare domanda di nuove aperture. Nel caso di Murano e Burano, non solo le domande non potranno più essere presentate dopo l’approvazione della delibera, ma si punta a stabilire un limite di tempo entro il quale portare a compimento i lavori all’interno dei locali per poi inaugurarli definitivamente.

L’iniziativa ricorda quella ideata per preservare l’area Unesco del centro di Napoli con la sospensione di tre anni per quanto riguarda l’apertura di nuovi ristoranti e bar (ne abbiamo parlato qui).

Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Eugenio Pendolini per il quotidiano La Nuova di Venezia e Mestre.

Il possibile stop ai nuovi ristoranti bar del Comune di Venezia

VENEZIA – Il Comune di Venezia sta seriamente pensando di mettere uno stop definitivo alle nuove aperture di bar, ristoranti e pubblici esercizi nelle isole di Murano e Burano. Decine e decine le nuove attività inaugurate negli ultimi anni.

Se da un lato a comandare è il libero mercato – tanto più in una città che del turismo ha fatto la sua prima economia – dall’altro lo stravolgimento del tessuto sociale ed economico è sotto gli occhi di tutti.

Tanto più in realtà piccole come quelle delle due isole della laguna nord, meno di 7 mila abitanti nel complesso, dove il numero di pubblici esercizi (inclusi quelli del Lido di Venezia) ha raggiunto quota 261 locali.

Che fare, dunque? Lo strumento a cui sta lavorando l’assessorato al commercio guidato da Sebastiano Costalonga è, di fatto, una replica di quanto già previsto nel 2018 per la città d’acqua: stabilire cioè una data oltre la quale non è più possibile presentare domanda di nuove aperture.

Da cinque anni a questa parte, infatti, nei sestieri cittadini e nell’isola della Giudecca sono consentiti solo i trasferimenti di licenza da un’area all’altra della città. Le aperture ex novo, invece, sono dovute solo e soltanto a domande presentate prima dell’entrata in vigore della norma.

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