Si tratta di una regola rigida, sulla quale un rinomato ristorante segnalato sulla Guida Michelin non transige: i bambini al di sotto dei 12 anni devono obbligatoriamente restare seduti al tavolo per tutta la durata del pasto. Ed è subito materia di dibattito nei social tra genitori indignati e clienti che tirano un sospiro di sollievo per la ritrovata tranquillità nel locale. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicata sul portale QdS.
La regola di Michelin
MILANO – “Clienti e lavoratori non devono sopportare i figli degli altri. Se non ti piace il divieto di correre e schiamazzare nel locale, portali a fare un picnic”. Basta questo tweet di un cliente a spiegare che, nonostante la polemica innescata da una moltitudine di genitori, sono altrettante i clienti dei locali da ristorazione che sposano la recente regola imposta dalla Guida Michelin: “I bambini al di sotto dei 12 anni devono obbligatoriamente restare seduti al tavolo per tutta la durata del pasto.”
Si tratta di una regola rigida, sulla quale un rinomato ristorante segnalato sulla Guida Michelin non transige. Impossibile, soprattutto in tempo di social, che la stessa non avrebbe creato malumori e rimostranze. Su tutte, le lamentele di un padre, pronto a esprimere tutta la sua profonda indignazione dopo provato a prenotare per sé e la sua famiglia con due figli.
Si tratta d’altronde del classico argomento ideale per suscitare dibattiti sui social. Chi infatti, da genitore di figli piccoli, desideroso di trascorrere una serena serata al ristorante, non ha dovuto fare i conti con capricci, corse sfrenate tra i tavoli e sguardi infastiditi di personale di sala e avventori?
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