BERTINORO (Forlì-Cesena) – Ben 70 anni di esperienza, guidata dalla passione e dalla cura artigianale dei prodotti: questo alle spalle di Babbi, attività che affonda le sue radici nell’arte dolciaria con uno sguardo innovativo, espresso nelle sue tante anime, compresa la caffetteria. Abbiamo costruito il quadro composito di una delle eccellenze italiane, con Gian Luigi Babbi, direttore marketing dell’azienda.
Dal 1952 sino a oggi, Babbi è un brand legato alla storia della gelateria artigianale
Come si è evoluto questo settore negli anni, seguendo le nuove esigenze dei consumatori sempre più attratti dal naturale ed ecologico? State seguendo anche voi la tendenza del “senza”?
“Babbi è tradizione e innovazione, con sempre grande attenzione al mercato e alle abitudini dei consumatori. Al riguardo, il nostro gruppo di lavoro di products marketing e r&s hanno intrapreso un percorso di ricerca già da alcuni anni ed hanno portato a compimento una serie di ingredienti compositi per gelateria e pasticceria calda e fredda, che abbiamo definito “B free”. B come Babbi, ma anche B come voce del verbo essere. Tra questi annoveriamo B lactose free, B gluten free, B sugar free.”
Che garanzie date agli addetti ai lavori sulla scelta degli ingredienti per i loro semilavorati?
“La nostra r&s e l’ufficio di qualità sono al servizio dei nostri clienti, che garantiscono con certificazioni sempre rinnovate e disponibili per garantire la sicurezza degli addetti ai lavori”.
E ai consumatori?
“Ugualmente verso i consumatori. Per noi gli addetti ai lavori sono i nostri primi consumatori. Pertanto, l’attenzione è rivolta alle categorie come se fossero un tutt’uno.”
Gelateria e caffetteria spesso vanno insieme: voi avete il bar di Cesena, Babbi Caffè che rappresenta questo connubio. Che cosa avete scelto per servire il vostro espresso insieme ai vostri dolci?
“Facciamo palestra continua nel nostro locale. Un allenamento che ci aiuta a presentare ai nostri clienti ciò che poi proponiamo agli addetti ai lavori. Non solo espresso e cappuccino classici, ma anche proposte golose che aiutano a presentare una realtà di consumo di più elevata qualità, ma anche innovative.”
Che attrezzature usate dietro al bancone per l’espresso (anche per i macinini) e quanto costa da voi la tazzina?
“Le attrezzature sono due macchine: una Cimbali M100 a tre gruppi e un macinacaffè Fiorenzato On demande.”
Com’è la colazione da Babbi Caffè? Avete pensato a qualcosa di unico o è la tipica accoppiata di cappuccio e brioche?
“Non solo il classico, ma anche il moderno. Colazione gluten free per chi necessita, ma anche proposte sfiziose con waffle o pancake. Confetture, selezione di miele, creme di pistacchio, nocciola, gianduia cioccolato bianco e arachide. Ma anche un’alternativa salata, con croissant e panini dedicati e una selezione di salumi, formaggi del territorio. Accompagnati da tè in foglia, serviti alle loro specifiche temperature di somministrazione.”
Il fuori casa, la sua crisi e la sua ripresa tra aumento dei costi e carenza di personale: voi da Babbi come state affrontando questi temi?
“Con una sempre più elevata fidelizzazione dei collaboratori, attraverso continui corsi formativi in tutte le aree di proposta, dalla caffetteria alla gelateria e pasticceria. E con incentivi al raggiungimento di obiettivi strategici per il brand Babbi.”
Che cosa c’è nel futuro di Babbi, considerata la grande tradizione che ha alle spalle che deve mantenersi sempre al passo coi tempi?
“Il futuro è già oggi. Anche in questi ultimi due anni, abbiamo continuato ad investire in impianti e risorse umane. Il connubio tra l’aspetto tecnologico e quello umano, entrambi presenti nei nostri progetti attuali e futuri, fanno sì che le prossime primavere siano vissute dall’azienda con grande ottimismo.”
