MILANO – Altro appuntamento proficuo per gli “webinar del giovedì” targati b.farm. Una trentina i partecipanti di cui ormai una dozzina “fissi”, che hanno seguito la formazione fin dall’inizio e si prenotano già per le ultime due puntate. Sono infatti già fissati il 4 e l’11 giugno, sempre di giovedì e sempre alle 16. In cui si concluderà l’ampia carrellata dedicata ai sistemi di estrazione, iniziata ieri con aereopress, chemex e moka e che proseguirà con caffè filtro, french press e napoletana (il 4 giugno) per concludere con cold drip e cold brew (l’11).
B.farm continua a coinvolgere la community
Oltre alla consueta attenzione che i preparatissimi relatori riescono a attirare, si fa sempre più interessante lo spazio dedicato alle domande e all’interazione coi partecipanti. Tanto che ogni appuntamento si sta davvero trasformando sempre di più in un’appassionata e competente community di esperti e addetti ai lavori.
Tra la curiosità suscitata dai nuovi metodi aeropress e chemex e le domande (che forse non abbiamo mai osato fare) sulla più tradizionale moka, stavolta è stata affrontata una questione cruciale, anche alla luce del articolare momento che il settore sta vivendo: come si fa comunicare col cliente?
Come si fa spiegare la qualità e la differenza tra le bevande o a proporre un nuovo metodo che non sia l’espresso? Semplice, studiando la materia e diventando veri sommelier del caffè. La formazione è è l’antidoto alla crisi.
Il commento dei relatori
Andrej Godina: “Credo che la formazione sui metodi di estrazione sia un passaggio obbligato per tutti gli operatori di settore al fine di elevare la proposta al consumatore. Oggi è necessario un innalzamento della qualità media dell’espresso e della moka, nei bar e nelle case degli italiani, e la proposta di nuovi metodi di estrazione.
Il mondo del caffè ha bisogno di un cambiamento innovativo, di un rinnovato slancio verso un maggiore consumo di caffè migliori e di una maggiore consapevolezza. Questo webinar, il primo di una serie di tre puntate, ha abbinato la moka con i metodi chemex e aeropress, con la volontà di rilanciare la tradizione e traghettarla in un presente ricco di nuovi stimoli.”
Massimo Barnabà, b.farm
“È stato un episodio di ritorno al futuro quello che ha visto nella giornata odierna messi a fianco metodi di preparazione del caffè con quasi 90 anni di vita alle spalle e altri inventati da poco.Una carrellata che ha visto chemex, aeropress e la nostra amata moka messi a nudo per svelarne pregi e peculiarità nella preparazione, nell’assaggio e nella selezione delle materie prime.
Se da un lato i partecipanti vedono chemex come un metodo per proporre al cliente al bar un caffè “nuovo”, dall’altro c’è la volontà di riscoprire quanto di buono può dare la moka, icona nelle case di ogni italiano. Ma sulla quale ancora aleggiano miti (per lo più falsi) e credenze, che finiscono per offuscarne fascino e potenzialità”.
Sandro Bonacchi
“Raccontare il prodotto, come fossimo in un’enoteca, per accompagnare il cliente nel godimento della bevanda. Ecco il segreto, appassionarsi, conoscere e imparare a trasmettere. Per far questo abbiamo anche inventato una nuova figura professionale , l’aromateller©, che a breve presenteremo come nuovo percorso professionale da seguire.
Cari addetti ai lavori. non possiamo più bypassare la formazione per vendere il caffè solo con numeri e dati perché è una bevanda ancora più complessa del vino e molto meno conosciuta e quindi serve conoscenza e formazione. Non sprechiamo l’opportunità che questa crisi ci pone”.