MILANO – Condividiamo i punti più interessanti che sono stati toccati durante il webinar organizzato da Tradelabe, che ha trattato il tema del mercato fuori casa. Riportiamo nello specifico l’intervento di Bruna Baroni, che ha illustrato i risultati emersi da un’analisi dettagliata firmata da TradeLab, con focus proprio sullo stato di salute attuale dell’away from home e sulle prospettive future.
Away from home penalizzato dalla pandemia: nel 2020 -37%, passa dagli 85 miliardi del 2019 ai 54 miliardi nel 2020
E nell’arco del 2021 ci sono due scenari, che prevedono entrambi un piccola ripresa: nel peggiore dei casi si prospetta una crescita del +15% arrivando a un totale di 62 miliardi; nel migliore invece si registra un +24% per 67 miliardi.
Nei primi 4 mesi del 2021 gli italiani hanno speso mediamente 2,5 miliardi al mese (per un totale di 10 miliardi), mentre nei prossimi 8 mesi Trade Lab ha previsto una spesa mensile che varia tra i 6,5 e i 7,0 miliardi.
I livelli di consumo away from home torneranno simili a quelli segnati nel 2019 solamente nel 2023, pur avvicinandosi già nel 2022. E nel 2022 il mercato fuori casa recupererà il 95% del valore del mercato del 2019.
La pandemia ha avuto/avrà un impatto importante anche sulla struttura dell’offerta del mercato Fuori casa?
Il mercato sarà caratterizzato da una rete frammentata dei punti di consumo, che si differenzieranno per la tipologia merceologica di riferimento; alti tassi di ricambio del personale per un breve periodo. I consumatori si ritroveranno a scegliere più consapevolmente, con una conseguente polarizzazione.