MONTEPULCIANO (Siena) – Autogrill saluta uno dei suoi punti di ristoro più iconici: il locale di Montepulciano chiude i battenti, dopo esser diventato luogo di riferimento per gli automobilisti di passaggio sull’A1, con la sua forma tipica che storicamente ha modellato l’immaginario di chi ha usufruito di Autogrill. Ormai però gli spazi disposti sul ponte panoramico non erano più utilizzati, una spesa superflua per la catena. Leggiamo cosa succederà a partire dal 15 ottobre da corrieredisiena.corr.it.
Autogrill, non ne fanno più così
Riduttivo chiamarli punti ristoro, perché nel caso dell’autogrill “Montepulciano ovest”, dietro c’è una mente visionaria. Sono gli anni Sessanta e l’autostrada del Sole rappresenta un porta verso il futuro. Angelo Bianchetti ha preso nota di quello che hanno già fatto oltreoceano e decide che la nuova rotta tra nord e sud del Paese merita una struttura a ponte.
Per più di mezzo secolo quel bagliore di architettura industriale, marchiato all’inizio Pavesi, ha fatto da sfondo a chi percorreva l’A1, ma il 15 ottobre questa storia volgerà al capolinea. Il punto esclamativo ufficioso in realtà è già stato scritto, perché i locali che dall’alto guardano l’andirivieni di macchine, sono inutilizzati da tempo. Sostituiti da container posti alla base della stazione di servizio, uno per senso di marcia, che hanno permesso di continuare l’attività. Dovrebbero essere in funzione fino alla primavera del prossimo anno, quando i lavori per realizzare due autogrill distinti saranno ultimati.
A quel punto, il passaggio sovrastante farà già parte del passato, perché tra venerdì 15 e lunedì 18 ottobre sarà smontato
In tutto i lavori dureranno 56 ore e non influiranno più di tanto sul traffico stradale. Anzi, per cercare di ridurre i disagi al minimo, qualche giorno fa in Prefettura si è tenuto un tavolo (Comitato operativo per la viabilità provinciale) tra alcuni degli attori coinvolti nell’operazione. Il programma di intervento prevede la deviazione del traffico autostradale di entrambi i sensi di marcia, all’interno del piazzale dell’Area di servizio.
Le autorità preposte seguiranno le operazioni in tutti i passaggi, monitorando in modo costante i flussi di traffico, che non subirà interruzioni ma nella zona interessata sarà convogliato in un’unica corsia, ed elaboreranno un accurato piano di viabilità alternativa da utilizzarsi in caso di criticità.
“La parte più gravosa si svolgerà tra sabato e domenica, ma la rimozione della struttura avverrà in tempi rapidi. L’impalcatura sarà suddivisa in tre parti e tramite l’utilizzo di due gru, sarà subito tolto il blocco centrale, in modo da ripristinare al più presto la circolazione, e poi i piloni laterali”, ha affermato Alice Raspanti, vicesindaco di Montepulciano, che poi si è soffermata sul valore dell’Autogrill: “Era un punto di riferimento familiare e caratteristico, che ha accompagnato tante generazioni di automobilisti. Senza dimenticare anche i servizi che ha offerto, perché era pensato pure per soste prolungate. Insomma, credo che mancherà a tutti”.
Un ritratto di questo Autogrill ancora più dettagliato lo ha offerto qualche anno fa Alessio Banini, un “vicino di casa” della stazione di servizio
“Le mie soste alla Pavesi erano diverse da quelle degli altri: eravamo nello stesso posto, ma venivamo da mondi diversi, da prospettive diverse. Gli altri si fermavano per una pausa di viaggio verso Roma, Milano, Firenze o Napoli, arrivando dalla strada. Io arrivavo dai campi, e mi fermavo a prendere un pezzettino del mondo diverso da quello del paese. Perché la Pavesi era aperta tutte le notti e tutte le festività, era il posto sicuro in cui trovare un caffè, una sigaretta o dei frammenti di umanità, a qualsiasi ora del giorno”.
La svolta verso una versione più sostenibile e moderna era stata annunciata da Autogrill all’inizio dell’anno. “Sono soluzioni differenti, adatte alla realtà attuale – hanno sottolineato dalla società -. Dopo la chiusura (per circa un anno tra il 2018 e il 2019, ndr), avevamo adibito degli spazi alla base, che saranno attivi fino all’inaugurazione dei due nuovi edifici”. Sicuramente più funzionali, ma privi di un’anima.