MILANO – Autogrill e Lifc– Lega italiana fibrosi cistica, associazione che rappresenta i pazienti affetti da questa grave malattia genetica, uniscono le forze per sostenere la
campagna sociale a livello nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi sulla fibrosi cistica partita dal 14 settembre nei punti vendita Autogrill in Italia. L’iniziativa prevede la vendita di “Martino”, la mascotte di Lifc che raffigura un Martin Pescatore, simbolo di forza e tenacia come i pazienti affetti da fibrosi cistica, e che è un peluche di 25 cm realizzato in esclusiva dall’azienda Trudi, leader nel settore dei giochi per l’infanzia.
I ricavi conseguenti alla vendita dei 4.000 peluche Martino saranno devoluti da Autogrill per sostenere la cura della fibrosi cistica che colpisce 1 bambino su 2500 e che ha come effetto principale il progressivo deterioramento della funzionalità polmonare e pregiudica seriamente la qualità della vita di chi ne è affetto, costringendo i pazienti a cure costanti e per tutta la vita.
Fibrosi cistica: lo Spallanzani dietro al progetto
Il progetto è stato presentato nel corso dell’evento che si è tenuto oggi presso l’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma alla presenza del Direttore Generale Marta Branca, della Presidente di Lifc Gianna Puppo Fornaro e del Vice Presidente Antonio Guarini e del ceo Europe di Autogrill Andrea Cipolloni.
Andrea Cipolloni, ceo Europe di Autogrill, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di “fare sistema”, insieme a Lifc, per un’iniziativa che sosterrà in modo concreto la cura in Italia della fibrosi cistica. Grazie alla nostra presenza capillare in tutto il territorio italiano, potremo dare un contributo concreto, sensibilizzando i viaggiatori su una malattia che colpisce duramente ancora molti bambini, impattando fortemente sulle loro vite e su quelle delle loro famiglie. Riteniamo doveroso impegnarci al fianco di chi è in prima linea nel contrastare questa patologia, facendo del nostro meglio”.
Gianna Puppo Fornaro, Presidente Lega Italiana Fibrosi Cistica:
“In un momento storico di grandi cambiamenti, la partnership tra Lifc e Autogrill si può definire un ‘atto di coraggio’ che testimonia come la condivisione di valori vada al di là delle difficoltà e sia la spinta per migliorare concretamente la qualità della vita e delle cure delle persone affette da fibrosi cistica. Un’alleanza- prosegue la presidente – a beneficio dei pazienti. Il ricavato dell’iniziativa di raccolta fondi in collaborazione con Autogrill, che vede protagonista la nostra mascotte Martino, sostiene infatti il progetto Case Lifc per l’ospitalità dei pazienti in lista di attesa di trapianto e le loro famiglie”.
Marta Branca, Direttore Generale dell’Inmi Spallanzani conferma la vocazione interdisciplinare dell’Istituto “Siamo molto orgogliosi di ospitare nel nostro Istituto un incontro per sensibilizzare e promuovere la conoscenza di questa malattia ancora molto diffusa. In quanto Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico e a livello nazionale, sosteniamo sempre e con piacere chi come noi è da sempre in prima linea nello studio e nella ricerca delle malattie per assicurare un futuro migliore, futuro che è più vicino se si integrano le competenze della scienza con il mondo economico ed associativo”.
Il Gruppo Autogrill
Il Gruppo Autogrill è il primo operatore al mondo nei servizi di ristorazione per chi viaggia. È presente in 31 paesi di 4 continenti, opera in circa 1.000 location (tra cui 150 aeroporti) e gestisce 4.000 punti vendita. Autogrill può contare su oltre 60.000 collaboratori e serve ogni anno 1 miliardo di viaggiatori. Nel 2019 il Gruppo Autogrill ha conseguito ricavi per circa 5 miliardi di euro.
La Lega italiana fibrosi cistica onlus
La Lega italiana fibrosi cistica onlus – Lifc è l’Associazione di pazienti nata più di 30 anni fa
grazie alla forza di volontà di gruppi di genitori che, uniti, si sentivano più forti e meno soli. Questo, ancora oggi, è il motore che guida l’Associazione, che ascolta e dà voce alle esigenze di famiglie e pazienti per migliorare le cure disponibili, le opportunità sociali, i diritti e la qualità di vita di ogni persona colpita da fibrosi cistica, la malattia genetica grave più diffusa. Lifc sostiene inoltre programmi di ricerca orientata al paziente e percorsi di cura innovativi.
La fibrosi cistica
La fibrosi cistica è la malattia genetica grave più diffusa. Danneggia progressivamente l’apparato respiratorio e quello digerente. Cronica e degenerativa, è una malattia multiorgano che colpisce indifferentemente maschi e femmine. Ha come effetto principale il progressivo deterioramento della funzionalità polmonare e pregiudica seriamente la qualità della vita di chi ne è affetto, costringendo i pazienti a cure costanti e per tutta la vita.
Si può manifestare in modi e tempi diversi da paziente a paziente. Una diagnosi precoce permette di intraprendere, il prima possibile, tutti i trattamenti terapeutici in grado di prevenire le complicanze della malattia e si associa a una prognosi più favorevole.
Dipende dal malfunzionamento o dall’assenza della proteina Cftr (Cystic fibrosis
transmembrane regulator), che determina la produzione di muco eccessivamente denso, che chiude i bronchi e porta a infezioni respiratorie ripetute, ostruisce il pancreas e impedisce che gli enzimi pancreatici raggiungano l’intestino, di conseguenza i cibi non possono essere digeriti e assimilati.
Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani
La mission di un Irccs è quella di contribuire al conseguimento degli obiettivi di promozione, prevenzione, mantenimento e sviluppo dello stato di salute della popolazione assistita, garantendo ad ogni cittadino la cura più adeguata al proprio bisogno di salute.
L’Istituto si propone di raggiungere l’eccellenza nel campo della prevenzione, della diagnosi e della cura delle malattie infettive, attraverso lo sviluppo della ricerca clinico – scientifica e l’innovazione organizzativa e gestionale.
L’attività di ricerca è distinta in ricerca “corrente”, definita in concerto con il Ministero della salute, e in ricerca “finalizzata”, rivolta al raggiungimento di particolari obiettivi preposti.
La cura della persona definita nel senso globale del termine, è uno dei valori su cui si fonda l’Istituto: l’umanizzazione delle cure, l’attenzione alla persona nella sua totalità comprendendo i bisogni organici, psicologici e relazionali è al centro del processo di guarigione, in quanto il disagio provocato dalle patologie infettive possono compromettere il benessere psicologico della persona.
L’organizzazione dell’Istituto mira a implementare la qualità della ricerca scientifica e delle cure creando un ambiente che favorisca l’espressione del potenziale professionale ed umano degli operatori, utilizzando i risultati ottenuti al fine di migliorare l’intero processo diagnostico – terapeutico e assistenziale.