lunedì 23 Dicembre 2024
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Autodisciplina pubblicitaria: una risorsa per consumatori, aziende e lo Stato

Lo sostiene il segretario generale IAP, Vincenzo Guggino, in occasione del seminario “Autorità pubblica e Autodisciplina: gli strumenti di tutela nei digital media”, che si è svolto la scorsa settimana a Roma.

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MILANO – “Autorità pubblica e Autodisciplina: gli strumenti di tutela nei digital media” è il titolo del seminario che si è svolto la scorsa settimana a Roma alla sede dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, e organizzato da AGCOM e da IAP.

Due i temi affrontati: le regole della pubblicità diffusa attraverso i media digitali, e quelle riguardanti il gioco con vincita in denaro.

Le opportunità offerte dalla comunicazione digitale – dice la nota –  hanno fatto crescere di molto gli investimenti dell’advertising online, che spesso si presenta in forme innovative che richiedono un adeguamento degli strumenti di regolamentazione esistenti.

È stato dato atto negli interventi che lo IAP ha saputo dare una prima risposta efficace all’esigenza di tutela degli utenti.

L’obbligo di rendere sempre riconoscibile la natura pubblicitaria dei messaggi, e alcuni profili della tutela dei dati personali nella pubblicità online, ad esempio, sono due esigenze per le quali la “Digital Chart” e il “Regolamento OBA” dell’Istituto di Autodisciplina offrono validi strumenti di tutela.

Il ruolo importante svolto dall’autodisciplina, peraltro incoraggiato da diverse direttive europee, è stato preso in considerazione nel corso dei lavori in termini di “co-regulation” con l’Autorità in un quadro di armonizzazione regolatoria, a tutto vantaggio di operatori e utenti, come peraltro accade da anni in Spagna.

In questa Nazione, infatti, sono numerosi (oltre 20) gli accordi stipulati tra Autorità pubbliche e autodisciplina pubblicitaria in diversi ambiti di controllo, dalla pubblicità finanziaria a quella del gioco con vincita in denaro.

In relazione a quest’ultimo tema, gli interventi hanno fatto emergere come un sistema di “co-regolamentazione”, proprio sulla falsa riga del modello spagnolo, potrebbe rivelarsi opportuno e auspicabile.

Poiché lo Stato italiano non ha posto un divieto assoluto per questo settore di pubblicizzare i propri prodotti ma ha optato per regolamentarne i contenuti e le modalità di diffusione, la norma IAP sul gioco e l’esperienza autodisciplinare acquisita sul campo dal 2012, rappresentano uno specifico know how di cui l’intero sistema può beneficiare.

Dal momento che all’Agcom sono stati affidati nuovi poteri sanzionatori nel settore della pubblicità sul gioco, risulta molto opportuno il supporto che l’Autodisciplina offre alle aziende nel formulare messaggi corretti mediante il rilascio di pareri preventivi su messaggi non ancora diffusi, con la ragionevole certezza di ottemperare sia ai precetti autodisciplinari che a quelli di legge.

E l’esperienza di co-regolamentazione spagnola potrebbe fare da guida. Come ha detto il direttore generale dell’autodisciplina spagnola, José Domingo Gomez Castaldo, “Autocontrol nel 2011 ha siglato con il Ministero dell’economia spagnolo un accordo di mutua collaborazione in materia di pubblicità del gioco. All’autodisciplina spagnola viene attribuito il compito di verificare preventivamente la correttezza del messaggio.

Un parere positivo dell’autodisciplina non impedisce ovviamente all’autorità statuale di intervenire successivamente ma attribuisce al messaggio approvato una sorta di presunzione di correttezza, e di attestazione della buona fede dell’azienda committente.

Nella pratica questo sistema evita il nascere stesso del contenzioso ancorando i messaggi a collaudati standard di correttezza”.

Il segretario generale IAP, Vincenzo Guggino, ha proseguito affermando che “l’esempio spagnolo dimostra da anni che l’Autodisciplina pubblicitaria è una risorsa per i consumatori, per le aziende e per lo Stato perché svolge un’azione deflattiva del contenzioso, ha procedure rapide ed efficaci e non costa nulla al contribuente.

Gli organismi pubblici devono prendere atto che le dinamiche sociali ed economiche attuali rendono superata una visione esclusivamente statualistica del diritto accogliendo i numerosi appelli che la Comunità europea rivolge agli Stati membri nella direzione di collaborare con le autodiscipline nazionali.

Lo IAP, che nel panorama delle autodiscipline europee vanta una solida tradizione e unanimi riconoscimenti, è aperto al dialogo per trovare efficaci forme di co-regolamentazione nell’interesse generale”.

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