ROMA – Continuano le polemiche sui possibili rincari dell’Iva agevolata per la ristorazione e come osserva l’ufficio stampa della Fipe – Federazione Federazione Italiana Pubblici Esercizi – una misura del genere colpirebbe in maniera trasversale milioni di Italiani. Per i quali, un pasto fuori casa, spesso al bar, fa ormai parte dei consumi abituali quotidiani.
Per necessità o per stili e ritmi di vita consolidati e condivisi.
Un panino in pausa pranzo dal lavoro, un caffè al bar, o una semplice pizza con la propria famiglia non possono essere considerati come un lusso.
Se, come dichiarato a più riprese, si vogliono far ripartire i consumi non è certo questa la strada da seguire, sostiene dunque la Federazione.
A questo proposito interviene il Presidente Fipe, Lino Stoppani:
“Se qualcuno stesse pensando di aumentare l’Iva sulla ristorazione deve sapere che ogni giorno 12 milioni di persone pranzano fuori casa. Per motivi di lavoro o di studio.
Per queste persone sarà difficile, se non impossibile, evitare gli effetti di un aumento della tassazione che impatterà negativamente sui prezzi.
Come se non bastasse avremo un effetto recessivo sull’unico settore che ancora mostra segni di vitalità nell’ambito della filiera agroalimentare.
Una politica lungimirante spinge la crescita, non la frena” conclude Stoppani.