sabato 21 Dicembre 2024
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Associazione museo del caffè di Trieste: c’è il primo appuntamento con Marino Petracco

L’ampio programma degli appuntamenti, stavolta organizzati attorno al tema-guida “La trasversalità del caffè”, prenderà avvio giovedì 7 novembre, alle ore 17.30, nella tradizionale sede dell’Hotel Savoia Excelsior, con l’intervento del noto specialista del ramo Marino Petracco, ingegnere chimico per oltre un trentennio ricercatore scientifico presso la Illycaffè, che affronterà una serie di importanti quesiti su caffè e salute

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TRIESTE – In dirittura d’arrivo il nuovo ciclo 2024-2025 degli apprezzati incontri dei Cenacoli del caffè, organizzati dall’Associazione museo del caffè di Trieste e giunti ormai al traguardo della ottava edizione, grazie al costante e qualificato impegno del sodalizio guidato da Gianni Pistrini.

L’ampio programma degli appuntamenti, stavolta organizzati attorno al tema-guida “La trasversalità del caffè”, prenderà avvio giovedì 7 novembre, alle ore 17.30, nella tradizionale sede dell’Hotel Savoia Excelsior, con l’intervento del noto specialista del ramo Marino Petracco, ingegnere chimico per oltre un trentennio ricercatore scientifico presso la Illycaffè, che affronterà una serie di importanti quesiti su caffè e salute.

In merito va sottolineato come Petracco, accanto al suo ruolo nella storica azienda triestina, ha accumulato una vasta esperienza su tutti gli anelli della catena del caffè espresso, pubblicando numerosi articoli su agricoltura, fisica e chimica del caffè inteso sia come pianta che come bevanda e interessandosi in particolare proprio dell’influsso della bevanda sull’organismo umano.

Anche in tal senso è stato presidente del comitato globale ISO per le normative sul caffè, ha presieduto in due riprese il Comitato scientifico dell’industria europea per gli studi sugli effetti fisiologici del caffè (ISIC) ed è tra gli autori dell’unico libro dedicato alla chimica del caffè espresso. Appassionato comunicatore e divulgatore, Petracco svolge, in sei lingue, un’intensa attività di conferenziere internazionale “a maggior lode e gloria del caffè”.

Il programma (immagine concessa)

I successivi incontri, sempre di giovedì, e sempre con inizio alle ore 17.30, ma in questa edizione dispiegati, oltre alla sede “centrale” del Savoia Excelsior, anche in librerie e in altri luoghi della città, saranno sempre a ingresso libero (eccezion fatta per il laboratorio su prenotazione del 9 gennaio). Tutti gli appuntamenti potranno venir seguiti anche online sul portale web dell’Associazione: www.amdctrieste.it o tramite il profilo Facebook aMDCTrieste.

Ecco il calendario completo:

5 dicembre con Fabrizio Polojaz di “Primo Aroma” su “Non chiamiamoli scarti: il caffè ci viene in soccorso”; 9 gennaio 2025 con Simonetta Cusma su “Caffèlage: il laboratorio di papiers collé al profumo di caffè” (max 20 persone, prenotazione obbligatoria scrivendo entro il 18 dicembre a amdctrieste@gmail.com, costo 10 Euro); 27 febbraio con Sergio Vatta su “Dal Bauhaus alla Illycaffè, Xanti Schawinskj a Trieste nel 1934”; 27 marzo con Katia Brugnolo su “The, caffè e cioccolata a Nove e in Europa. Maioliche, porcellane e terraglie dal XVIII al XX secolo”; 24 aprile con Matteo Carzedda su “Il caffè: alimento, medicinale o piacere?”; 8 maggio con Marina Cecchetti su “Un caffè da leggere: Emozioni, Storia, Arte e letteratura” (alla Libreria Ubik); 5 giugno con il collezionista Lucio Del Piccolo su “Il caffè nella società antica e moderna” (alla Libreria Ubik).

Presentando il nuovo ciclo su “La trasversalità del caffè” gli organizzatori della AMDC osservano, nell’opuscolo illustrativo, come “L’affascinante bevanda è in grado di evocare una vasta gamma di emozioni, dal piacere alla calma, dall’energia alla nostalgia. Ogni sorso è un’esperienza sensoriale che può toccare le corde più profonde dell’animo.

È espressione di passione, della propria cultura o semplicemente della propria visione del mondo. Sa essere concreto, ma al tempo stesso è un’esperienza effimera che si consuma nel momento presente. Il caffè può essere considerato un’esperienza artistica a tutti gli effetti, un momento di pausa e di riflessione in cui apprezzare la bellezza delle piccole cose”. Chiedendosi infine “E se anche il caffè fosse una forma d’arte?” per concludere che “Caffè e arte sono strettamente correlati”.

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