TRIESTE – Non poteva esserci un tema migliore e più affascinante di quello delle tazzine artistiche e d’epoca, attrazione certa per tutti i collezionisti, gli appassionati di oggetti antichi e gli amanti delle belle arti, per concludere magnificamente il Sesto ciclo (2023) dei “Cenacoli del caffè” organizzati dall’Associazione museo del caffè di Trieste diretta da Gianni Pistrini.
Il sesto incontro dei Cenacoli del caffè di aMDC Trieste con Katia Brugnolo
Il sesto e ultimo appuntamento del ciclo, che si terrà giovedì 6 luglio, all’Hotel Savoia Excelsior, con inizio alle ore 17.30, vedrà infatti una autentica “star” del settore, Katia Brugnolo, da lunghi anni docente d’arte, direttrice di istituzioni museali, organizzatrice di eventi e infine artista essa stessa, intrattenere i presenti con un intervento su ”Un buon caffè merita una tazzina artistica”, alla luce della sua grande esperienza e preparazione.
Katia Brugnolo è (dal 1995) docente all’Accademia di Belle Arti di Verona, alla cattedra di Storia dell’arte, pedagogia e didattica dell’arte. È stata conservatore al Museo Civico di Palazzo Ricchieri a Pordenone, di Palazzo Chiericati a Vicenza e, dal 1998, ricopre il medesimo incarico al prestigioso Museo Civico della Ceramica di Nove (Vicenza).
Ha progettato e realizzato numerose mostre di arte e ceramica antica e contemporanea, scrivendo cataloghi e libri dedicati ad artisti, ceramisti e a collezioni museali.
Ha appreso dai maestri di Nove la tecnica del decoro tradizionale, dipingendo decori floreali tradizionali o creando e adattando figurazioni astratte a oggetti ceramici in moderno design.
Sono così stati ideati ed espressi motivi decorativi che rispondono a linguaggi diversi, entrambi molto cari alla Brugnolo: da un lato la precisione del decoro tratto da tessuti di opere di Paolo Veronese (XVI sec.) e Paolo Veneziano (XIV sec.), dall’altro la pittura astratta con motivi che si ispirano ai colori e al flusso rigenerante dell’acqua e della danza.
Dopo importanti esperienze espositive, Brugnolo ha dato vita a un suo originale percorso pittorico e scultoreo, adottando rispettivamente un linguaggio astratto per grandi e piccoli dipinti su ceramica e figurativo per i volti femminili modellati in semirefrattario dipinti su terraglia, ispirati anche a personaggi storici, come Nefertiti. E’ stata invitata a Shanghai per partecipare con le sue opere alla “Teapot Exhibition”.
Termina così, al più alto livello, un ciclo dei Cenacoli che, coordinato quest’anno, con grande passione e competenza, da Nicoletta Casagrande, cultrice del mondo del caffè nonché responsabile dell’InfoLibro – centro multimediale e “Salotto del libro italiano” di Capodistria, ha visto svilupparsi, con il titolo “L’arte in tazzina: da prodotto a cultura”.
Una serie di preziosi interventi di grande levatura che hanno approfondito molto efficacemente l’influsso che la ‘nera bevanda’ ha avuto su artisti e movimenti culturali dal Settecento ai giorni nostri: da “Manifesti artistici dal profumo di caffè” (con Roberto Curci) a “Scene di conversazione veneziana nel ‘700” (con Alberto Craievich), da “L’impresa del caffè, fra i mercanti di Trieste e lo stabilimento Pedrocchi di Padova “ (Paolo Possamai) a “La vita artistica nei caffè di Trieste nella Belle Époque” (Marco Favetta), fino al particolare e intrigante laboratorio su “Acquerello al caffè e caffeomanzia” (con Francesca Valentina Salcioli) e al prossimo incontro con Katia Brugnolo.
“Un ciclo dunque di grande interesse e che ha non casualmente fatto registrare una davvero notevole partecipazione”, chiosa il soddisfatto presidente di AMDC Gianni Pistrini. “Ma le attività dall’Associazione museo del caffè ovviamente non finiscono qui – aggiunge Pistrini – e, oltre allo sforzo istituzionale e fine societario principale del nostro sodalizio, mirante alla costituzione di un vero e proprio, ampio “Museo del Caffè” da collocare in Porto Vecchio con la collaborazione delle Autorità cittadine, la AMDC – promette il Presidente – ha già in cantiere alcune interessanti “sorprese” che si manifesteranno a breve!”