MILANO – Sempre più caffè nella dieta dei coreani. Lo rivela un’indagine compiuta dal Centro della Corea del sud per il controllo e la prevenzione delle malattie (Kcdc) su un campione di 805 adulti di età superiore ai 19 anni.
Dai dati emerge un cambiamento nelle abitudini alimentari, in particolare nella frequenza degli atti di consumo.
Si è appurato, ad esempio, che i coreani bevono 12,3 tazze di caffè alla settimana, mentre consumano (sempre settimanalmente) 11,8 piatti di kimchi (il piatto tradizionale fatto di verdure fermentate con spezie), 9,5 di riso integrale e 7 di riso bianco.
L’apporto energetico derivante dal riso è passato dal 46% del 1998 al 35%. Per contro, le calorie assunte attraverso il caffè sono quadruplicate riflettendo l’utilizzo di zucchero, dolcificanti e altri ingredienti associati alla bevanda.
“Risulta difficile valutare il consumo di caffè in termini di benefici nutritivi – ha dichiarato un portavoce del Kcdc – in ogni caso un consumo eccessivo di zucchero e creme non fa bene alla salute”.