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venerdì 22 Novembre 2024
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Arriva l’Expo del cibo Ma due milanesi su 10 mangiano porcherie

Cresce il livello di attenzione eppure il 20% dei residenti esagera con alcol e snack

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di Chiara Campo*

Meno 117 giorni ad Expo. Il tema della grande Esposizione che attirerà (se tutto va secondo i calcoli) venti milioni di visitatori in città è l’alimentazione nelle sue molteplici varianti. Cibo per tutti: Expo sarà una vetrina di progetti e tecnologie per abbattere la discrepanza tra i Paesi più ricchi e quelli del terzo mondo. Ma anche cibo sano.

E i milanesi su questo fronte avranno parecchio da imparare. Circa il 20% dei cittadini manifesta infatti elevato livello di criticità alimentari, un dato in aumento rispetto al passato. Qualche esempio? Il 13% consuma snack e dolci quotidianamente, il 9,1% consuma spesso alcolici fuori dai pasti, uno su dieci salta il pranzo o la colazione, il 29,4$ mangia formaggi o salumi quotidianamente e il 14,9 bevande gassate ogni giorno.

Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca su «gli stili alimentari dei milanesi» pubblicati on line dal Comune sul nuovo sito «Sisi» (htto://sisi.comune.milano.it), il nuovo sistema statistico integrato che rende accessibili a tutti, ricercatori o semplici curiosi, una fotografia aggiornata delle evoluzioni economiche e sociali della città: dai risultati delle consultazioni elettorali a quelli sui redditi, i matrimoni, le nascite, prezzi al consumo, forza lavoro.

«Con l’occasione del lancio, mettiamo a disposizione anche una indagine originale sui comportamenti alimentai dei milanesi, utile a comprendere l’atteggiamento delle persone verso le tematiche affrontate da Expo» commenta l’assessore al Lavoro Cristina Tajani.

Una lettura dei dati che spesso risulta ambivalente. Se sotto alcuni aspetti i residenti, soprattutto i meno giovani, sono diventati più attenti alla correlazione tra cibo sano e salute, la percentuale di chi mangia male a tavola (o al bar) resta ancora alta.

La ricerca mette a confronto più di mille interviste a residenti con più di 14 anni realizzate nel triennio 2005/2007 e dal 2010 al 2012 (la fonte dei dati è Istat). Il 27,8% ad esempio dichiara di non prestare attenzione al consumo del sale, in miglioramento rispetto a sette anni fa quando il livello era al 38,3% ma il problema è ancora importante.

Sono meno di prima, ma ancora il 44,1% dei milanesi dichiara di bere meno di un litro e mezzo di acqua al giorno. Il 38,7% mangia pesce meno di una volta a settimana, il 21,8% meno di due porzioni di frutta e verdura al giorno, solo il 14,3% consuma carne quotidianamente. Sono cresciuti del 4$ anche quanti saltano colazione o pranzo, e fanno dunque solo due pasti al giorni.

Quasi l’ottanta per cento degli intervistati consuma pasta o riso una o più volte al giorno, e il dato in questo caso è maggiore tra gli uomini. La colazione che in generale va per la maggiore è a base di latte, mangiando qualcosa (per il 37,7%), il 24,5% assume solo the è caffè, accompagnato da biscotti o altro, il 13,1% solo the o caffè, il 5,8% solo latte mentre l’8,3 per cento si alza ed esce di casa senza toccare nulla. I luoghi dove pranzano i milanesi? Il 61,8% nel triennio 2010/12 riusciva a mettersi a tavola a casa, il 9,6% mangiava sul posto di lavoro (la classica schiscetta),il 9,3 al bar, il 9,2 in trattoria o al ristorante, il 7,9% alla mensa aziendale.

Capitolo bevande. Se il 70% dichiara di non bere nessun bicchiere di vino o birra al giorno (meglio del passato, erano il 63%) e il 24% da uno a tre bicchieri (prima il 28,2), è diminuito il non consumo di alcolici fuori pasto (dal 71,2 al 65,4%) e salito il numero di chi li beve spesso (dal 7,1 al 9,1%).

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