MILANO – “Café – Storia di una ribalta napoletana” è da oggi disponibile sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video. Il documentario, prodotto dalla NaNo Film, racconta una storia che affonda le radici nella cultura partenopea e offre nuovi punti di vista sulla storicità del caffè. Eduardo De Filippo, Luciano De Crescenzo e molti altri hanno raccontato questa bevanda in tutte le salse, spiegando soprattutto come si riflette sul popolo napoletano.
In Cafè, però, ci si addentra in una storia che va oltre il meridione, oltre la nostra penisola, sino a toccare le sponde di luoghi esotici che hanno dato origine ad un’usanza che ci accompagna da tempo immemore.
“Café – Storia di una ribalta napoletana”: il documentario su Amazon Prime Video
Il documentario servendosi di svariate voci autorevoli – tra le tante: Mauro Illiano, Lejla Mancusi Sorrentio, Paola Campana, Massimiliano Rosati, Michele Sergio, Alfonso Caputo e Francesco Costanzo – racconta in maniera romantica come il caffè non solo si sia insediato in un discorso prettamente culinario, ma spiega come invece abbia influito proprio sulla percezione che abbiamo di vedere la vita.
Qui il caffè non è solo una pillola energetica che prendiamo distrattamente al bar, ma è una vera e propria storia. Una tazza di caffè racchiude un patrimonio infinito di racconti che ci rappresentano e ci definiscono.
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Vincenzo Lamagna, regista del documentario, ci racconta come questo progetto lo abbia messo di fronte ad una realtà che fino ad allora ignorava: “Il caffè non è il pretesto per tirare in ballo un documentario, anzi, credo sia esattamente il contrario. Il progetto nasce dal bisogno di spiegare come questa bevanda sia così radicata non solo nell’anima del napoletano ma dell’intera umanità”.
Lamagna continua: “Confrontandomi con le varie realtà, sono arrivato alla conclusione che il caffè è stato il garante di un patrimonio culturale enorme. Una tazza di caffè è una metafora della vita. D’altronde, come diceva un grande maestro: “Vedete quanto poco ci vuole per rendere felice un uomo”.
Il documentario riscopre la città di Napoli, le dona nuove sfumature e racconta le origini di una bevanda che porta con sé scoperte, avventure, cambiamenti, amore ed essenzialità.
È tutto qui, il caffè come la vita è fatta di essenziale. Lì, raccolto sul fondo di una tazzina c’è tutto ciò di cui abbiamo bisogno. È proprio questa la bellezza di Cafè: capire come con poco possiamo vivere un’esistenza ricca e felice. Non servono artefici di alcun tipo. È questa la ricetta giusta per la felicità.
Maggiori informazioni sul documentario
Durata: 65’
Genere: Documentario
Scritto da: Vincenzo Lamagna e Gelsomina Prositto
Diretto da: Vincenzo Lamagna
Produzione
Anno: 2021
Paese: Italia
Lingua: Italiano
Locations: Napoli, Nerano, Pompei, Frattamaggiore, Avellino
Riprese: ottobre 2019 – maggio 2020
Budget: € 5000
Distribuzione
Il film è stato insignito della qualifica di Film d’Essai dal Ministero della Cultura (numero di provvedimento: DG-CA | 12/05/2023 | DELIBERA 5)
Sinossi
La storia del caffè non inizia a Napoli. Ecco perché “Cafè – Storia di una ribalta napoletana si apre con un primo atto di investigazione sulle origini di una tradizione senza tempo. Lejla Mancusi Sorrentino inizia con un racconto romantico fatto di luoghi esotici e di viaggi di scoperta, dando il la alla narrazione.
Entriamo nel tempio del caffè napoletano, il “Gran Caffè Gambrinus”, accolti da Michele Sergio, Massimiliano Rosati e Giovanni Fummo, che ci racconteranno aneddoti memorabili. Nel cuore di Napoli, Nando Cirella mostra, finalmente, come quella bevanda esotica si è trasformata in un rituale napoletano completamente nuovo, preparato ogni giorno e più volte al giorno, con la cuccuma.
Inizia il secondo atto: scopriamo la scienza del caffè. Mauro Illiano, Maria Francesca Natale e Paola Campana esaminano le nozioni basilari relative al processo che trasforma il chicco in una bevanda pronta da bere, senza dimenticare i principali errori di estrazione e preparazione della macchina da caffè più popolare: la moka.
Storia e scienza, però, non sono abbastanza: il caffè ha bisogno di esprimersi in forme totalmente nuove e inaspettate, come ci mostrano Francesco Costanzo, Claudio Sciaraffa e Alfonso Caputo. Il terzo atto è quello dell’avanguardia, della sperimentazione, della reinterpretazione e del ritorno ciclico alla tradizione. Una tradizione adottata, antica, da riscoprire e continuare a tramandare.
Info tecniche Formato: digitale Aspect ratio: 2,35:1
Premi e proiezioni
- Anteprima presso Pompei Street Festival
- Miglior film presso Pompei Street Festival (Audience Award)
- Miglior film presso Gulf of Naples independent film festival
- Miglior documentario a Madonie Film Festival
- Finalista come Miglior documentario presso Procida International Film Festival
- Finalista come Miglior regia presso Procida International Film Festival
- Finalista come Miglior fotografia presso Procida International Film Festival
- Selezione ufficiale presso Travel Fest Albania
- Selezione ufficiale presso CLIT
- Selezione ufficiale presso CultureCinema (c2F2)
- Selezione ufficiale presso Castellabate Film Festival
- Selezione ufficiale presso International Cilento Film Festival
- Selezione ufficiale presso Vesuvius Internation Film Fest
- Proiezione evento 20/08/2023 presso Agorà San Sebastiano al Vesuvio
Esperti
Lejla Mancusi Sorrentino, attenta studiosa della tradizione gastronomica, è autrice di numerosi libri.
Mauro Illiano, caffesperto e sommelier, lavora come consulente per note torrefazioni; Massimiliano Rosati e Michele Sergio, imprenditori ed eredi dello storico Gran Caffè Gambrinus; Nando Cirella, barista tradizionale e presidente del più piccolo museo dedicato al caffè;
Paola Campana, torrefattrice di Campana Caffè, eletta miglior barista d’Italia;
Mariafrancesca Natale, caffesperta e teacher presso Napoli Coffee Experience;
Francesco Costanzo, barista, micro-torrefattore e recordman per numero di caffè estratti in un’ora;
Giovanni Fummo, barista storico del Gran Caffè Gambrinus che si è spento poco dopo la conclusione delle riprese;
Claudio Sciaraffa, bartender e mixologist;
Alfonso Caputo, chef stellato de “La taverna del Capitano”
Troupe
Regia: Vincenzo Lamagna
Sceneggiatura: Vincenzo Lamagna and Gelsomina Prositto
Storyboard: Vincenzo Lamagna
Primo Assistente Regia: Luca Basso Secondo
Assistente Regia: Gennaro Parlato
Fotografia: Geremia Iodice
Segretario di edizione: Andrea Basso
Operatore: Ciro Aiello
Assistente Operatore: Nadia Cortellessa
Suono: Davide De Santis
Sound design: Antimo Del Prete
Sound mix: Davide Capolongo
Animazione: Barbara Carbone, Vincenzo Lamagna
Montaggio: Vincenzo Lamagna, Luca Basso
Color correction: Vincenzo Lamagna
Backstage: Antonio Monteforte
Produzione: Gelsomina Prositto
Runner: Raoul Lamagna
Poster: Barbara Carbone