L’Argentina del nuovo presidente Javier Milei è diventata troppo cara per i turisti stranieri, che iniziano a preferire mete più economiche. Anche il caffè espresso costa 3 euro, fatto insolito per uno stato sudamericano. Scopriamo di più sull’argomento con un estratto dell’articolo di Giuseppe Timpone per il portale d’informazione Investire Oggi.
Il costo del caffè espresso in Argentina
BUENOS AIRES – I dati raccontano che i turisti in ingresso in Argentina nel 2024 sono stati 6,2 milioni, in calo del 9,6%. Gli argentini che sono andati all’estero, invece, sono aumentati del 50,6% a 8,3 milioni. Naturale che accadesse con i prezzi in patria relativamente cari e cambio giù in economie confinanti come il Brasile. D’altronde, uno straniero che mette piede nello stato sudamericano, può ritrovarsi a pagare un caffè espresso 3 euro. Com’è possibile che stia accadendo tutto ciò?
La spiegazione è semplice. Da quando Milei è presidente, il cambio al mercato nero tra dollaro e pesos è salito da circa 960 a 1.240. In pratica, la valuta emergente si è svalutata del 20%. Non è niente rispetto al +178% nel frattempo segnato dai prezzi al consumo. Dunque, è accaduto questo: un bene di consumo o servizio in media è quasi triplicato di prezzo (in pesos), mentre il dollaro si è rafforzato solo del 25%.
Chi viene dall’estero, spende molto di più di prima per fare la spesa in pesos. Gliene occorrono molti di più di uno o due anni fa.
In teoria, questa situazione dovrebbe provocare il deprezzamento del cambio e riportare i turisti a mettere piede in Argentina.
Non sta avvenendo, perché il cambio non è del tutto libero di muoversi sul mercato. Perlomeno, sul mercato ufficiale. Incredibilmente, però, sta mantenendosi stabile anche al mercato nero, dove le distanze con il tasso ufficiale si sono ridotte al 14% contro il 47% all’inizio della presidenza Milei.
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