NEWCASTLE (Gran Bretagna) – Sull’estetica c’è forse ancora un po’ da lavorare, ma il messaggio è immediato ed efficacemente trasmesso: utilizzando in modo intelligente i materiali di scarto abbiamo a disposizione tutto ciò che occorre per arredare e definire gli spazi. Alla Newcastle University questo concetto è diventato realtà grazie all’ingegno degli studenti e la collaborazione di un gruppo di architetti, che hanno dato vita al ‘ Trash Cafè’, una caffetteria interamente realizzata con materiale di rifiuto.
Mobile e smontabile, il Trash Cafè si compone principalmente di bottiglie di plastica e scatole di cartone, e nasce grazie al progetto U-cafè, concepito proprio con l’intento di stimolare i ragazzi e la comunità a riutilizzare i prodotti considerati di scarto. La caffetteria dell’università è nata grazie al lavoro di 18 studenti in collaborazione con un team di ingegneri, architetti e sociologi, che hanno impiegato tre mesi a dare vita al progetto.
Qui tutto è riciclato, dalle pareti agli sgabelli, tranne il caffè. Inoltre, tutte le parti che lo compongono sono state pensate per un facile smontaggio, in modo che il tutto si possa ri-assemblare in altro luogo.
Ogni componente è etichettata con un codice QR che manda direttamente al sito del progetto, perché i clienti possano conoscere tutti i dettagli.
Una caffettera pop-up che sfida la comune percezione dei ‘rifiuti’; allo stesso tempo esplora e fornisce una prova tangibile di come sarebbe possibile creare abitazioni completamente sostenibili. Il progetto è frutto degli ingegneri civili Stephanie Glendinning e Mark Powell, e del Direttore della facoltà di Architettura Graham Farmer.
Dare un nuovo valore al materiale di scarto
Afferma in proposito il dottor Powell “riciclare significa prendere del materiale che sarebbe comunemente considerato di scarto e fargli un nuovo valore. Ma il punto è: come incoraggiamo le persone a pensare e vivere diversamente il cibo e il suo packaging?”. Ecco che la caffetteria diventa anche un luogo di scambio di idee. Dove i ragazzi sono invitati ad esprimere la loro visione sul concetto di riciclo e proporre idee per diffonderlo.
Fonte: La Stampa