MILANO – I futures degli arabica continuano la loro corsa senza freni. Nella seduta di ieri, mercoledì 29 gennaio, il contratto per scadenza marzo delle borsa newyorchese ha guadagnato ulteriori 905 punti (+2,5%) chiudendo a un nuovo massimo storico nominale per l’Ice Arabica di 366,55 centesimi (intraday a 369,45). Rialzi anche a Londra, che si rivaluta dello 0,9% terminando la giornata a 5.609 dollari.
“L’offerta globale rimane limitata. Le vendite del nuovo raccolto di robusta del Vietnam procedono a rilento. I raccolti di arabica di Colombia e America centrale stanno impiegando più tempo ad arrivare sul mercato, mentre i produttori brasiliani non sembrano molto interessati a vendere” ha dichiarato a Reuters il broker HedgePoint Global Markets.
Secondo i trader olandesi di Amsterdam Sucden – citato sempre da Reuters – le scorte tampone del Brasile sono ormai ridotte all’osso: appena 500 mila sacchi, contro un livello normale attorno agli 8 milioni.
Il bassissimo livello degli stock rende il mercato ancora più vulnerabile ed esposto alle speculazioni, soprattutto nel caso in cui dovessero verificarsi nuovi eventi climatici negativi nelle aree degli arabica
La stessa Sucden prevede, per quest’anno, un quarto deficit consecutivo di offerta nel mercato globale del caffè.
Segnali positivi dalla trimestrale di Starbucks, diffusa ieri alla chiusura dei mercati
La più grande catena di caffetterie del mondo registra, per il quarto trimestre consecutivo, un calo delle vendite a parità di perimetro a livello globale.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.