MILANO – I futures degli arabica si riavvicinano ai minimi di settembre. Venerdì scorso ha visto la quarta chiusura settimanale consecutiva in territorio negativo. Nei quattro giorni di contrattazione, i prezzi sono oscillati in un range ristretto toccando i livelli più bassi giovedì e recuperando solo parzialmente nella seduta di venerdì.
Settimana corta alla borsa di New York, che ha osservato lunedì 18 febbraio un giorno di chiusura per la festività del Presidents’ Day, che commemora la nascita di George Washington e celebra, allo stesso modo, tutti i successori del primo presidente degli Stati Uniti.
Alla ripresa, martedì 19, le quotazioni degli arabica sono tornate a scendere, con il front month a 97,20 centesimi. Buona parte dei volumi sono stati generati dalle operazioni di roll over alla vigilia del primo giorno di avviso per il contatto per scadenza marzo.
Recupero solo parziale nella seduta di mercoledì. Maggio – divenuto la scadenza più attiva – ha guadagnato 55 punti, risalendo a 101,40 centesimi.
Il rimbalzo deludente ha scoraggiato il mercato generando nuove liquidazioni nella giornata di giovedì. Il contratto principale ha perso così 195 punti precipitando a 99,45 centesimi, mentre il front month ha chiuso a 96,10. Valori, per la prima e per la seconda posizione, non lontani dai minimi storici registrati nella seconda decade di settembre 2018.
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