MILANO – Otto chiusure consecutive in ribasso spingono New York ai minimi degli ultimi 5 anni. Si accentua la flessione dei futures del caffè arabica. Il contratto “C” è in calo del 17% rispetto ai livelli di inizio anno.
Il tutto a fronte delle previsioni di alcuni analisti che avevano prefigurato, a inizio 2018, una possibile ripresa dei prezzi. Ma gli spunti da annali della statistica non si esauriscono qui.
Volumi senza precedenti
L’attuale scadenza principale (dicembre) si è mantenuta per tutta la prima decade del mese sopra la soglia del dollaro e 10 centesimi. Il massimo lunedì 6 agosto, quando al culmine di un modesto rimbalzo speculativo, il contratto ha chiuso a 112 centesimi.
Poi la lunga discesa ai minimi pluriennali di venerdì 17 agosto, favorita dalla debolezza del real e dall’effetto depressivo della crisi turca. Nell’ultima seduta della settimana trascorsa, dicembre ha concluso la giornata in ribasso di 65 punti a 104,70 centesimi.
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