lunedì 23 Dicembre 2024
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DēLonghi, nel bilancio 2021 ricavi a 3,2 miliardi + 37% e le macchine per l’espresso volano

De' Longhi ha approvato il bilancio 2021. Ricavi in crescita esattamente a € 3.221,6 milioni con un +24,3% a perimetro omogeneo. Una posizione finanziaria netta positiva per € 425,1 milioni, in miglioramento di € 197,1. Risultati straordinari per le macchine da caffè. Bene anche il ramo svizzero del caffè a marchio Eversys

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TREVISO – DēLonghi Spa ha diffuso nel pomeriggio di giovedì 10 marzo ai media i risultati consolidati del 2021 appena approvati dal Consiglio di amministrazione dell’azienda che è quotata alla Borsa di Milano. Prima di entrare nel merito delle cifre ecco una prima sintesi del dettaglio dei 12 mesi: ricavi in crescita del 37% a 3.221,6 milioni (+24,3% a perimetro omogeneo); adjusted Ebitda a 515 milioni, in rialzo al 16% dei ricavi dal 15,6% (€ 456 milioni a perimetro omogeneo); utile netto a 311,1 milioni, in crescita del 55,4%, e pari al 9,7% dei ricavi (258,7 milioni, in crescita del 29,2%, a perimetro omogeneo); posizione finanziaria netta positiva per 425,1 milioni, in miglioramento di € 197,1.

Nel quarto trimestre:

  • ricavi in crescita del 22,1% a € 1.072,1 milioni (+11,4% a perimetro omogeneo);
  • adjusted Ebitda a € 158 milioni, in linea con l’anno precedente, e pari al 14,7% dei ricavi (€ 141,1 milioni a perimetro omogeneo);
  • utile netto a € 67,6 milioni, pari al 6,3% dei ricavi (€ 69,7 milioni, pari al 7,1% dei ricavi, a perimetro omogeneo).

I risultati consolidati di DēLonghi nel 2021

Il consiglio di amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo di € 0,83 per azione, pari ad un pay-out ratio del 40% in linea con la dividend policy del Gruppo.

Un milione per le popolazioni dell’Ucraina

Inoltre il consiglio di amministrazione odierno ha anche approvato una donazione complessiva di  € 1 milione destinata a organizzazioni non governative, a sostegno delle popolazioni colpite dal conflitto in Ucraina.

Il commento dell’amministratore delegato Garavaglia

In margine alla pubblicazione del bilancio è da registrare un commento dell’amministratore delegato Massimo Garavaglia: “Il 2021 è stato un anno di importanti risultati sia in termini di crescita che di creazione di valore. Questi risultati non solo testimoniano il successo di una strategia basata su visione di lungo termine, innovazione di prodotto, eccellenza produttiva e continui investimenti ma anche ci incoraggiano a proseguire sulla traiettoria intrapresa, convinti di poter contare su trend strutturali di crescita nei nostri segmenti “core” e sulla forza dei nostri brand.

L'amministratore delegato de Longhi Massimo Garavaglia
L’amministratore delegato De’Longhi Massimo Garavaglia

In questi giorni purtroppo assistiamo a tragici scenari di guerra che ci lasciano profondamente scioccati e preoccupati per i possibili risvolti futuri. Ci sentiamo vicini a tutte le vittime di questo terribile conflitto ed in particolare il nostro impegno prioritario è volto a fornire l’assistenza necessaria a garantire la sicurezza del nostro personale e delle loro famiglie.

Questi sviluppi geopolitici ci portano a riconsiderare prudentemente il contributo alle vendite dei due mercati coinvolti nella crisi. Per il corrente anno prevediamo quindi ricavi organici per il Gruppo in linea con l’anno scorso. Inoltre, in un’ottica di sviluppo di medio termine, intendiamo tuttavia dare continuità ai piani di investimento in comunicazione e di rafforzamento della struttura organizzativa e produttiva già pianificati, che complessivamente porteranno l’Ebitda adjusted del 2022 nell’intorno dei 450 milioni di Euro.”

Ma torniamo al bilancio dello scorso anno. Secondo il documento diffuso il 2021 è stato un anno ancora caratterizzato dalle complessità connesse ad una pandemia che a livello globale ha continuato a condizionare le dinamiche di consumo e soprattutto la struttura dei flussi commerciali, con seri impatti sul costo delle materie prime, sulla disponibilità di componenti e prodotti finiti e sui costi di trasporto.

Tuttavia mai come nel 2021 il Gruppo ha conseguito risultati così lusinghieri, varcando la soglia dei 3 miliardi di Euro di fatturato e dei 500 milioni di Ebitda adjusted, con una posizione finanziaria netta che, lasciatesi alle spalle le acquisizioni di Capital Brands e di Eversys, ha toccato i 425 milioni di Euro, fornendo così una base fondamentale per poter proseguire nella strategia di investimento per linee interne e, all’occorrenza, anche per linee esterne.

Le dinamiche dei trend strutturali dei principali segmenti core del Gruppo, nel caffè e nel food, sono risultate solide e reattive agli investimenti in comunicazione e marketing, cresciuti di oltre 100 milioni nell’anno, e culminati nella prima campagna globale con Brad Pitt nel ruolo di ambassador del brand De’ Longhi nel segmento caffè.

brad pitt De' Longhi
Brad Pitt beve il cappuccino prepatato da una macchina espresso DēLonghi

Inoltre la strategia di gestione dei prezzi, lanciata nel 2019, ha contribuito, insieme al mix, alla protezione del margine industriale, con un effetto positivo pari a € 121,4 milioni (considerando il solo perimetro omogeneo).

La crescita dei ricavi di DēLonghi

Nel 2021 i ricavi sono cresciuti del 37%, raggiungendo € 3.221,6 milioni. A detta performance ha contribuito un quarto trimestre che è risultato, dal punto di vista dei trend sottostanti, in linea con il resto dell’anno, chiudendo in crescita del 22,1%.

A perimetro omogeneo la crescita si è attestata ad un tasso double digit sia nell’anno che nel trimestre, con ricavi di € 2.922,1 milioni (+24,3%) nei 12 mesi e di € 978,3 milioni (+11,4%) nel trimestre.

Le acquisite Capital Brands ed Eversys hanno contribuito alla crescita apportando ricavi di € 299,5 milioni nell’anno e € 93,8 milioni nel trimestre, in linea con le aspettative del management.

Eversys Cameo
Il modello Cameo della Eversys

Infine, la componente valutaria (comprensiva della gestione delle coperture) ha sottratto nell’anno circa 1,4 punti percentuali di crescita ai ricavi (con un effetto cambi e coperture negativo di circa € 31 milioni), ma con un impatto limitato sull’Ebitda adjusted (effetto negativo per € 2,3 milioni).

Nei dodici mesi, tutte le macro-aree geografiche hanno evidenziato una crescita a doppia cifra

A livello di perimetro omogeno:

  • L’Europa sud-occidentale ha conseguito una performance a doppia cifra sia nei dodici mesi che nel quarto trimestre, grazie ad un importante contributo dei principali paesi dell’area, come Germania, Francia, Italia e penisola Iberica;
  • similmente l’area dell’Europa nord-orientale è cresciuta a doppia cifra nell’anno e nel trimestre. Nello specifico, si rileva che la quasi totalità dei paesi della regione ha conseguito una crescita a doppia cifra nei dodici mesi, mantenendo un significativo ritmo di espansione anche nel trimestre finale dell’anno. Nei 12 mesi il peso di Russia ed Ucraina sul totale dei ricavi è stato del 4,9% pari a € 159,1 milioni;
  • l’area Meia ha registrato un andamento in crescita nei dodici mesi pari al 42,9%, superiore alla media di Gruppo, grazie al contributo positivo di tutti i paesi dell’area, anche se in flessione nel quarto trimestre;
  • l’area America ha continuato nel percorso di espansione, conseguendo un’importante crescita a doppia cifra – confermata anche dalla crescita del quarto trimestre – sostenuta da una significativa accelerazione del segmento del caffè;
  • infine, la regione Asia Pacific ha conseguito una crescita del 10,3% nei 12 mesi, grazie all’espansione ad un tasso double digit nei principali mercati quali Cina ed Hong Kong, Australia e Nuova Zelanda e Corea del Sud. Segnaliamo in particolare come il ritmo di crescita a doppia cifra di Cina e Hong Kong abbia accelerato nel quarto trimestre, supportando così l’espansione dell’intera regione (cresciuta del 9,9% nel trimestre).

Una crescita a due cifre per le macchina da caffè

DE'Longhi macchina KV2 cappuccino
De’Longhi macchina KV2 cappuccino

Per quanto concerne i segmenti, a perimetro omogeneo, il 2021 ha visto una crescita sostenuta, double digit, sia del caffè che della food preparation, trainati dalle principali famiglie di prodotto: dalle macchine per il caffè espresso super- automatiche alle macchine manuali, dalle kitchen machine di Kenwood ai frullatori di Braun. Nel complesso i due citati segmenti hanno pesato per l’82% dei ricavi a perimetro omogeneo.

DēLonghi progettazione virtuale macchina caffè
De’Longhi progettazione virtuale macchina caffè

Il comparto del caffè, in particolare, ha confermato ancora una volta la forza del trend strutturale sottostante, forte anche dei lanci di nuovi prodotti e del successo della campagna globale di comunicazione, lanciata ai primi di settembre, che vede Brad Pitt come ambassador del brand DēLonghi.

Rendering schematizzato DēLonghi della percolazione dell’espresso

Anche il comparto della food preparation ha confermato una buona tenuta, soprattutto delle categorie più rappresentative delle kitchen machines e degli handblender, mentre alcune categorie minori hanno mostrato nell’ultimo trimestre segnali di flessione.

Meno in evidenza sono risultati i segmenti del comfort (condizionamento e riscaldamento portatili), cresciuto mid-single-digit nell’anno, e dell’home care (pulizia e stiro), stabile nell’anno, entrambi in flessione nel quarto trimestre.

L’evoluzione dei margini operativi nei 12 mesi

De'Longhi la catena di montaggio delle macchine per caffè espresso
De’Longhi la catena di montaggio delle macchine per caffè espresso

Guardando ora all’evoluzione dei margini operativi nei 12 mesi:

  • il margine industriale netto, pari a € 1.600,2 milioni, è migliorato dal 49,2% al 49,7% dei ricavi, nonostante la pressione inflattiva su alcune importanti voci di costo il cui impatto è stato compensato dalle azioni di efficientamento produttivo e dal contributo positivo della componente prezzo-mix (pari a € 121,4 milioni a perimetro omogeneo);
  • l’Ebitda adjusted si è attestato a € 515 milioni (+40,5%), pari al 16% dei ricavi (rispetto  al   15,6%   del   2020),   risultato  ancora   più   eloquente considerando l’aumento degli investimenti in comunicazione e marketing che, per il perimetro omogeneo, sono passati da € 292,8 a € 395,1 milioni (dal 12,5% dei ricavi al 13,5%);
  • l’Ebitda è stato pari a € 480,6 milioni (+40,1%), ovvero il 14,9% dei ricavi (14,6% nel precedente esercizio);
  • il risultato operativo (Ebit) è risultato pari a € 386,9 milioni, in crescita del 47,7%;
  • infine, l’utile netto è stato pari a € 311,1 milioni, pari al 9,7% dei ricavi e in crescita del 55,4%.

Nel quarto trimestre i margini, sostenuti dalla crescita double digit dei ricavi, hanno tuttavia dovuto assorbire una accelerazione del rialzo dei costi di trasporto ed una maggiore spinta nelle attività di comunicazione e marketing, tipica del quarto trimestre e dovuta anche al lancio della campagna globale ambassador (pari al 16,6% dei ricavi, dal 14,6% nel 2020, a perimetro omogeneo). Nel trimestre, l’Ebitda adjusted è stato in linea con l’anno precedente in valore, ma in flessione come percentuale dei ricavi dal 18% al 14,7%.

Si segnala la presenza, tra gli oneri non ricorrenti, dell’importo di € 11,2 milioni riconosciuto ai dipendenti del Gruppo a titolo di bonus straordinario a fronte dell’impegno e della straordinaria dedizione dimostrata in un anno di forti complessità. Inoltre viene ricompresa tra gli oneri non ricorrenti una revisione, in relazione alla recente crisi geopolitica in Ucraina, della valutazione di alcune attività correnti del capitale circolante detenute alla data di bilancio, per un importo negativo di circa € 10 milioni.

La situazione patrimoniale del Gruppo DēLonghi al 31 dicembre 2021 include anche il totale consolidamento di Eversys, il cui controllo totale è stato acquisito nel corso dell’anno.

La chiusura dell’esercizio 2021

L'ingresso del quartier generale De'Longhi a Treviso
L’ingresso del quartier generale DēLonghi a Treviso

Il Gruppo DēLonghi ha chiuso l’esercizio 2021 con un miglioramento di € 197,1 milioni della posizione finanziaria netta, che al 31.12 è risultata attiva per € 425,1 milioni. La posizione netta nei confronti di banche ed altri finanziatori è risultata attiva per € 505,9 milioni (+202,1 milioni € rispetto a fine 2020).

Escludendo gli eborsi nell’anno per dividendi (€ 80,8 milioni) e per acquisizioni (€ 129,4 milioni), il flusso di cassa (“Free Cash Flow”) è stato particolarmente forte, pari a € 407,4 milioni.

Da segnalare anche che all’interno del dato citato di Free-Cash-Flow sono ricompresi:

  • investimenti (in gran parte relativi ad attività materiali) per € 132,3 milioni (+42,8 milioni rispetto al 2020);
  • un impatto del capitale circolante netto sulla generazione di cassa sostanzialmente neutrale ( € 5,8 milioni), in cui l’effetto di assorbimento derivante dall’aumento delle rimanenze finali (legato alla dinamica di crescita delle vendite e in parte anche all’attività di approvvigionamento precauzionale) è stato compensato dalla gestione delle altre voci di crediti e debiti.

In particolare, l’indice di rotazione del capitale circolante netto operativo sui ricavi DēLonghi è migliorato dal 10,5% di fine 2020 al 6,2% al 31.12.2021.

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